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Profonda bassa pressione sulla Scozia: ruggito atlantico, perturbazione avanza sull’Europa

di Mauro Meloni
25 Nov 2009 - 17:06
in Senza categoria
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Il minaccioso fronte atlantico sull'Ovest Europa contribuirà ad erodere pian piano la solida struttura anticiclonica sul Mediterraneo. Cliccando sopra l'immagine, si potrà vedere la versione ingrandita. Copyright 2009 Eumetsat
Un intenso vortice ciclonico extratropicale (denominato Max) sta portando i propri effetti su parte del comparto occidentale e settentrionale dell’Europa. Attualmente il perno del sistema ciclonico, pari ad appena 958 hPa, si trova collocato poco ala largo delle coste settentrionali scozzesi. Una fittissima ragnatela di isobare interessa tutta l’area compresa fra le Isole Britanniche ed il Mare del Nord, laddove insistono venti furiosi mediamente occidentali che hanno generato imponenti mareggiate sui lati costieri esposti.

Le raffiche di tempesta hanno addirittura toccato i 180 km/h su una stazione meteo dei rilievi montuosi delle Highlands scozzesi, che superano di poco i 1000 metri d’altezza. Notevoli i picchi di vento raggiunti anche alle quote basse o sulle coste, fino a 120 km/h. Tutte le Isole Britanniche sono stravolte dalla tempesta di vento, ma in parte sono state coinvolte anche le coste della Bretagna, del Benelux e qualche zona della Germania.

Questi venti seguono il fronte perturbato, che si trova disteso dalla Norvegia al Portogallo. In precedenza il fronte perturbato aveva interessato le Isole Britanniche, portando nuove piogge che hanno acuito i disagi in particolare sulla contea del Cumbria, già flagellata di recente da inondazioni per le precipitazioni molto abbondanti. Come si evince dal Satellite, aria d’origine polare-marittima si è messa in moto proprio verso la Gran Bretagna, contribuendo a mantenere condizioni di vivace instabilità.

L’aria polare-marittima è prevalentemente fredda solo alle quote superiori dell’atmosfera, pertanto le temperature non sono scese in maniera rilevante sulle aree interessate dall’afflusso delle correnti più fredde. A dire il vero, in generale l’inverno stenta davvero a decollare su tutto il Continente Europeo, con temperature nel complesso miti. Non fa freddo nemmeno sulla Russia, a Mosca e San Pietroburgo le temperature odierne sono salite fino a 6 gradi, valori tutt’altro che freddi per il periodo.

La nuova perturbazione, che stiamo osservando avanzare sull’Europa, ha contribuito a riportare un maggiore sussulto anticiclonico sul cuore del Mediterraneo e quindi sull’Italia, ove si sono attenuati gli spifferi d’aria debolmente instabile visti ieri. Cosa sta accadendo quest’oggi? Il sole prevale su quasi tutta Italia in un contesto piuttosto mite, ma un esteso tappeto di nubi basse e dense foschie continua a gravare sulla Val Padana, come ormai accade da oltre 10 giorni con temperature relativamente basse per l’assenza del soleggiamento: la stessa situazione d’inversione termica interessa i fondivalle della catena alpina e prealpina, mentre il sole è tornato a splendere sulle vette alpine, in attesa della nuova perturbazione dalla Francia.

I primi refoli d’aria umida da sud/ovest si stanno iniziando a far sentire sulla Liguria centro-orientale, ove hanno contribuito a far addossare nubi man mano più compatte verso i monti della catena appenninica molto vicini alla Riviera di Levante. Per il momento si segnalano solo deboli pioviggini, ma è solo l’antipasto di quel graduale peggioramento che avremo da domani, sebbene le precipitazioni in arrivo non siano per il momento troppo importanti.

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