Ultimi scampoli di bel tempo:
l’Anticiclone sta apportando condizioni di stabilità su tutte le regioni. Siamo dinanzi all’Alta delle Azzorre, lo sappiamo, eppure ha ripreso ad affluire un po’ d’aria calda dal nord Africa e le temperature hanno subito una nuova impennata. Su alcune regioni l’aumento è indotto dalle correnti favoniche che discendono dalla dorsale appenninica e non è un caso se la piana emiliano-romagnola, nelle ultime 24 ore, è stata una delle aree più calde d’Italia.
Peggioramento confermato:
l’elevazione anticiclonica in direzione del Regno Unito condurrà un nucleo d’aria fredda e instabile nel cuore del Mediterraneo. L’Italia è l’obbiettivo primario, dove andrà ad isolarsi una struttura ciclonica ad alta quota – goccia fredda – che avrà ripercussioni meteorologici sino alle giornate di martedì e mercoledì.
Rischio fenomeni violenti:
prima di addentrarci nell’evoluzione successiva, consentiteci di aprire una parentesi. Il maltempo che ci verrà a trovare potrà assumere carattere eccezionale. Dobbiamo considerare che si viene da un mese e mezzo circa di caldo persistente e che le acque del Mediterraneo hanno registrato un forte riscaldamento. L’area ciclonica verrà alimentata da aria d’estrazione Artica e non appena giungerà sui nostri mari la contrapposizione termica farà esplodere violenti temporali. Su alcune regioni, come vedremo in seguito, potrebbero persino verificarsi dei nubifragi.
3-4 giorni di stop:
l’azione ciclonica non dovrebbe risolversi prima di mercoledì, quando da ovest si rivedrà una propaggine anticiclonica. Da giovedì, pertanto, prevediamo un netto miglioramento col ritorno del sole e temperature in generale sensibile rialzo. Stavolta, dando uno sguardo alle proiezioni termiche, si passerà da valori inferiori alla norma a valori in linea con le medie stagionali.
Configurazione bloccata:
l’Alta delle Azzorre sembra poter resistere nella posizione indicata, ovvero a ridosso del Regno Unito o della Francia. Si tratta di un’ubicazione propizia ad altre incursioni cicloniche verso sud. Si dovrà valutare, i prossimi giorni, se l’Italia potrebbe rientrare nuovamente nei piani perturbati.
L’ipotesi prevalente:
è giusto sottolineare che le i più autorevoli Modelli di previsione (GFS e ECMWF su tutti) evidenziano un nuovo stop stagionale ad inizio agosto. Stavolta giungere una saccatura nord atlantica, che riporterebbe condizioni di maltempo e temperature in netto calo.
Focus: evoluzione sino al 02 agosto 2012
Sabato avremo i primi cenni di cambiamento. Al centro nord, infatti, assisteremo ad un’accentuazione dell’instabilità che potrà sfociare in temporali localmente intensi e accompagnati da grandine. Domenica giungerà la perturbazione, che provocherà un severo peggioramento nelle regioni centro settentrionali. Entro sera le prime precipitazioni si estenderanno al sud, mentre i venti da nord o da est faranno affluire aria piuttosto fresca. Lunedì e martedì prevediamo piogge diffuse, localmente persistenti e violente. Le temperature registreranno una ulteriore diminuzione, portandosi su valori inferiori alla norma.
Seguirà un miglioramento, che dovrebbe regalarci un weekend – il prossimo – all’insegna del bel tempo. Ma come detto, potrebbe trattarsi di una tregua destinata a soccombere sotto l’incalzante saccatura nord atlantica. Se così fosse, Agosto comincerebbe all’insegna del maltempo.
Evoluzione sino al 07 agosto 2012
Se l’ipotesi ciclonica dovesse realizzarsi, la prima settimana del mese risentirebbe degli effetti del pregresso peggioramento, in lenta dissoluzione.
In conclusione.
Sembra che l’Estate, dopo aver premuto sull’acceleratore per più di un mese e mezzo, abbia tutta l’intenzione di concedersi una pausa. Sarà breve? Oppure lunga? Vedremo.