Per il momento i venti da nord che soffiano nei mari centro meridionali – con più forza in Adriatico e sullo Ionio – non fanno altro che incrementare le temperature nelle zone cosiddette “sottovento”. Su alcune regioni, invece, ad esempio su Marche, Abruzzo e Molise, il termometro sta scendendo. Una discesa che coinvolge tutto il centro nord ed anche la Sardegna, mentre sud e Sicilia dovranno attendere altre 24-48 ore.
Ieri, lo avrete sentito, alcune città in Puglia, Basilicata e Sicilia hanno superato abbondantemente i 40°C. Addirittura sono stati raggiunti i 44°C nell’agrigentino, un valore da vero e proprio “delirio” meteorologico. Senza scordare l’afa, che negli ultimi giorni è stata assolutamente protagonista insieme al pulviscolo sahariano. Si tratta, tornando alle temperature, di una situazione eccezionale e alcune località hanno battuto i record del “terribile” agosto 2011.
Torniamo per un attimo sul pulviscolo. La Sardegna è stata la più colpita, con cieli che tra sabato scorso e lunedì sono stati offuscati dalle polveri desertiche. S’è creata un’atmosfera surreale, di quelle che si osservano nei documentari che danno alla TV. Ma chi sta nell’isola, per vacanza o perché ci vive, si sarà reso conto che da ieri l’aria è più pulita. La ragione è semplice: aria più fresca e secca, pur a fatica, sta affluendo anche sui mari di ponente.
Sulle Alpi, invece, i temporali sono diminuiti in numero e sono calati d’intensità. Senz’altro una buona notizia, considerando i disastri dei giorni scorsi. Oggi ne avremo diversi sul settore orientale, in modo particolare tra il Veneto e l’Alto Adige. Le nubi torreggianti si svilupperanno anche ad ovest e nelle zone interne della Liguria e dell’Emilia Romagna. La probabilità di precipitazioni sarà senz’altro inferiore, ma non da escludere.
Dei venti s’è detto, concludiamo confermando una generale diminuzione termica, eccezion fatta per l’estremo sud e la Sicilia dove invece la colonnina di mercurio continuerà a raggiungere valori altissimi e localmente superiori ai 40°C.