Nessuno può dire se si tratta di un nuovo “grande inverno” per l’Emisfero meridionale, così come accadde lo scorso anno, tuttavia non si può fare a meno di notare l’espansione elevata dei ghiacci antartici marini, ai loro massimi livelli da quando esistono misurazioni (tuttavia solamente dal 1979).
Questo potrebbe indicare una tendenza a stagioni fredde particolarmente accentuate sul Sud Emisfero, forse in concomitanza con la forte La Nina presente, tuttavia ancora non si conoscono esattamente i meccanismi di innesto di stagioni invernali gelide, per cui fare previsioni stagionali al momento è ancora un azzardo.
Tuttavia possiamo dire che si stanno manifestando i primi “sintomi” al proposito, consistenti, in questi giorni, in un’improvvisa ondata di freddo che, assai precocemente, ha colpito la parte sud orientale australiana.
Si tratta, in questo caso, di una Depressione di origine Antartica che si è spinta verso nord fino a raggiungere la Tasmania, apportando isoterme inferiori agli 0°C ad 850 hPa.
Questa mattina le temperature minime hanno raggiunto un valore minimo di -4,0°C ai 1957 metri di altezza di Crackenbach, ove sono caduti 37 mm di precipitazione per gran parte sotto forma di neve.
Neve anche sul Monte Buller, a 1707 metri di altezza, con minima a -3,0°C, mentre le Fall Creek Aws, a 1767 metri, sono scese fino a -2,8°C, anche qui con 38,4 mm tra pioggia e neve.
Temperature sotto lo zero si erano già verificate nei giorni scorsi, con -4,0°C raggiunti il 28 Marzo a Crackenbach, tuttavia stamani si è vista la prima nevicata consistente dell’incipiente nuova stagione invernale.