PRIMO VERO ASSALTO D’AUTUNNO La fiondata perturbata sta ormai mettendo alle corde l’anticiclone, che prova ancora a resistere con le unghie e con i denti sul cuore del Mediterraneo. Appare altresì ormai straripante l’impronta del sistema frontale principale che si allunga dal Golfo di Biscaglia verso la Germania e la Danimarca, seguito da una massa d’aria dalle caratteristiche ben più fredde che ha invaso il Regno Unito ove si osserva la nuvolaglia frammentata tipica delle irruzioni post-frontali: le temperature stanno iniziando a calare in modo netto, trattandosi d’aria d’estrazione polare-marittima.
La parte più avanzata del fronte ha guadagnato terreno verso sud, giungendo sulle zone alpine e ridimensionando così quel che restava dell’alta pressione: i contrasti con l’aria calda ed umida pre-esistente hanno generato corposi nuclei temporaleschi tra i settori francesi, svizzeri e austriaci. Si tratta di temporali a carattere pre-frontale, che nel corso del pomeriggio si sono estesi anche su parte delle pianure del Nord-Ovest, tra Piemonte e Lombardia coinvolgendo anche i rispettivi capoluoghi: forti acquazzoni hanno investito in particolare le pianure del biellese, del vercellese e del torinese, con punte d’accumulo di pioggia localmente prossime ai 50 millimetri.
Sulle rimanenti zone d’Italia si resta ancora in attesa: ha prevalso quasi ovunque il sole, con locali episodi temporaleschi lungo alcune aree della dorsale meridionale appenninica. Il caldo ha avuto un ruolo ancora una volta importante, con valori diffusamente sopra la norma anche di 5-6 gradi: gli estremi più elevati hanno riguardato il Meridione e la Sicilia: si sono raggiunti ben 36 gradi a Catania Sigonella e 35°C a Grottaglie, sul tarantino.