METEORITE ANTICHISSIMO – Le indagini in corso sul meteorite caduto in Russia lo scorso 15 febbraio indicano conclusioni sorprendenti: questo bolide risulta essere infatti una condrite ordinaria, ovvero uno degli oggetti più vecchi del Sistema Solare contenente un minerale chiamato olivina, composti di zolfo e ossigeno, e il 10% circa di ferro. Questi dettagli sono resi possibili dal ritrovamento già annunciato (leggi qui) dei 53 frammenti a terra, tutti del diametro compreso fra 0,5 ed 1 cm. Il contenuto dei frammenti è del tutto simile agli oggetti che popolano la fascia principale di asteroidi, compresa fra Marte e Giove, e quindi è lecito ipotizzare che l’enorme corpo celeste possa essere arrivato da tale zona.
ULTIMI DATI NASA – Ecco un riepilogo sulle caratteristiche del meteorite che ha colpito in Russia la regione degli Urali: secondo quanto certificato dall’ente statutinese, il diametro del bolide sarebbe compreso fra i 15 ed i 17 metri con un peso di ben 10mila tonnellate. Una curiosità riguarda il fatto che la devastante esplosione sarebbe stata percepita in gran parte del Pianeta da tutta una vasta rete di stazioni a infrasuoni progettata per monitorare i test atomici: in ben 17 località, di cui una situata in Antartide, è stato raccolto il riverbero dell’esplosione nell’atmosfera: secondo l’Organizzazione Comprehensive Nuclear-Test-Ban Treaty si tratterebbe dell’esplosione più grande mai rilevata dal loro sistema.