L’onda d’urto dell’Anticiclone Subtropicale va lentamente assopendosi, i primi cenni di cambio circolatorio si fanno manifesti sulle regioni Settentrionali, ove nubi e temporali stanno raggiungendo alcune zone pianeggianti. Come vedremo poi nel dettaglio previsionale, gli sbuffi di aria fresca riusciranno a penetrare anche su parte del Centro, determinando, oltre ad un lieve calo termico, anche la genesi di alcune celle temporalesche. Ma cerchiamo di andare con ordine.
A livello Continentale stiamo osservando un cambio circolatorio che porta masse d’aria piuttosto fresche e instabili a scorrere in direzione delle regioni Alpine, transitando sull’Europa centrale. Uno scontro termico che determina la genesi di temporali talvolta violenti, accompagnati da locali grandinate e colpi di vento non indifferenti. Tuttavia non v’è nulla di più normale, è questo il periodo durante il quale i fenomeni termo-convettivi si presentano con una certa costanza, lambendo le regioni Settentrionali peninsulari che risultano le più vicine all’azione distinta delle varie masse d’aria.
La cupola anticiclonica che da giorni agisce su buona parte dello Stivale sta mostrando i primi segni di sofferenza. Sta venendo a mancare quel carburante innescato dall’azione ciclonica sull’Atlantico portoghese, ove lo strappo barico derivante dalla goccia fredda oceanica si sta ricucendo. Si va estendendo difatti una propaggine orientale dell’Alta Pressione oceanica che ben presto guadagnerà terreno in direzione dell’Europa centrale, favorendo così lo scorrimento dell’aria fredda scandinava verso sud.
Attenzione, perché nel fine settimana gli effetti del mutamento della circolazione dovrebbero estendersi a tutte le nostre regioni, con ingresso, nel Mediterraneo centrale, di una vasta area ciclonica che andrebbe ad enfatizzare un generale calo termico e quindi un’accentuazione, sensibile, dell’instabilità atmosferica.
Ma veniamo al tempo odierno. Se osservassimo l’immagine satellitare del primo mattino potremmo renderci conto della copertura nuvolosa che avvolge buona parte delle regioni Settentrionali. Nubi che si presentano minacciose su diverse zone, generando acquazzoni e temporali. Fenomeni di maggiore consistenza sull’alto Piemonte, ma riescono a penetrare anche sulla Val Padana occidentale e localmente nell’entroterra ligure. Qualche rovescio sta investendo anche l’Emilia, nel corso delle prossime ore la fenomenologia andrà a concentrarsi principalmente sulle Alpi occidentali, qualche acquazzone potrà svilupparsi anche sui rilievi alpini orientali e localmente lungo la dorsale appenninica.
Le nubi transiteranno infatti anche al Centro e poi, in serata, su parte del Sud, ma si tratterà sovente di copertura stratiforme che si rivelerà perlopiù innocua. I temporali diurni colpiranno i settori appenninici abruzzesi, molisani, lucani e quelli calabri settentrionali. Sul resto della Penisola vi sarà ancora tanto sole, il caldo seguiterà a farsi sentire al Sud e nelle Isole maggiori, ove i valori massimi potranno nuovamente raggiungere i 33-34 gradi.