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Prime schermaglie invernali a fine ottobre

di Ivan Gaddari
19 Ott 2012 - 13:35
in Senza categoria
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Negli ultimi giorni di ottobre potrebbe arrivare la prima, vera ondata di freddo stagionale. Dall'Artico Russo, infatti, dovrebbero muoversi masse d'aria molto fredda che scivolando verso sud raggiungerebbero l'Italia. Si tratterebbe di un antipasto invernale in piena regola.
Caldo anomalo:
c’è poco da dire, temperature di questo tipo si riscontrano all’inizio o al termine della stagione estiva. Fortunatamente siamo ad ottobre, per giunta nell’ultima decade, ovvero in un periodo che vede le giornate accorciarsi sempre più e la radiazione solare perdere vigore. Elementi che vanno a scongiurare un’anomalia termica altrimenti ancor più ficcante, che avrebbe potuto tranquillamente sfondare la soglia dei 10 gradi oltre la norma. Fossimo stati a luglio o agosto, probabilmente saremo qui a parlare di una delle più intense ondate di caldo dell’estate.

Nebbie, nubi e piovaschi:
altro aspetto dell’autunno, nei periodi di calma anticiclonica, è la formazione delle nebbie. Il ristagno dell’aria, carica di umidità, consociato all’escursione termica diurna, rappresentano gli ingredienti essenziali per l’insorgenza del fenomeno. Raccomandiamo prudenza al primo mattino, quando le riduzioni di visibilità rappresenteranno un serio ostacolo nelle strade del centro nord. In pianura sicuramente, ma anche nelle zone vallive e costiere. Altra peculiarità dell’attuale rimonta anticiclonica è l’afflusso di aria caldo-umida. Il transito sui nostri mari genera nubi di spessore che vanno ad interessare le regioni esposte alle correnti meridionali. La Sardegna, da ieri, è sotto tiro dello Scirocco e sulla parte orientale insulare si è instaurato un regime nuvoloso che provoca frequenti piovaschi e qualche pioggia.

Qualche scricchiolio ad inizio settimana:
rammentiamo, per chi non lo sapesse, che il consolidamento dell’Anticiclone Africano è dovuto al concomitante sprofondamento di un grosso vortice ciclonico sull’Atlantico Portoghese. E’ importante sottolinearlo perché nei prossimi giorni registreremo l’isolamento di una struttura ciclonica secondaria, o goccia fredda, che proverà ad insinuarsi lungo il fianco occidentale dell’Alta Pressione. L’azione erosiva produrrà degli effetti, ovvero un aumento della nuvolosità da ovest e l’insorgenza di qualche pioggia sul nordovest e la Sardegna.

Azione a tenaglia:
ad ovest ci sarà la goccia fredda atlantica, ad est inizieranno ad affermarsi masse d’aria fredda provenienti dall’Artico Russo. Prima ancora sembra potersi affacciare, sullo Ionio, un’altra goccia fredda che andrebbe a forzare la struttura anticiclonica su quel settore. Due azioni distinte, quindi, che potrebbero fiaccarla ma non sconfiggerla.

L’assalto decisivo:
un cambio circolatorio sostanziale dovrebbe manifestarsi dal prossimo weekend. Anzitutto si esaurirebbe l’azione ciclonica del vortice atlantico, il ché potrebbe indurre l’Alta delle Azzorre a spingersi verso nord sino a congiungersi con un’altra struttura altopressoria: quella Groenlandese. Il forcing destrutturerebbe ulteriormente il Vortice Polare, con dislocazione di un lobo sul comparto Russo-Scandinavo e in successiva estensione verso sud.

Dall’estate all’inverno?:
A questo punto dobbiamo giocoforza incrementare le probabilità di realizzazione dell’ipotesi artica. L’imponente irruzione artica potrebbe dapprima raggiungere le Alpi, causando un peggioramento sui confini, successivamente penetrare nel Mediterraneo generando un’area ciclonica foriera di una severa ondata di maltempo di stampo tardo autunnale. Il forte abbassamento termico porterebbe le precipitazioni nevose sulla dorsale appenninica, non certo a quote proibitive.

Focus: evoluzione sino al 01 novembre 2012
Nel fine settimana raggiungeremo il top del caldo. Le temperature massime raggiungeranno punte di 27-28 gradi nelle isole maggiori, oltre i 25°C su Roma, Firenze, Napoli e Bari. Al nord, complici nebbie, foschie e un po’ di nubi, il rialzo sarà più contenuto. Qualche cenno di cambiamento si farà strada ad inizio settimana, quando da ovest arriverà una discreta nuvolosità ma eventuali precipitazioni coinvolgeranno solamente la Sardegna e il nordovest. Nei giorni successivi si avvertirà un progressivo indebolimento anticiclonico, testimoniato dalla comparsa di qualche scroscio di pioggia al pomeriggio a ridosso dei rilievi.

Superata metà settimana, i segnali di un cambiamento si faranno più evidenti. L’approssimarsi del fronte Artico dovrebbe anzitutto causare un peggioramento sui confini alpini e l’ingresso di correnti temperate da ovest nelle altre regioni. In seguito potrebbe materializzarsi un chiaro stravolgimento barico, con l’arrivo dell’irruzione sul Mediterraneo e un conseguente severo peggioramento delle condizioni meteo.

Evoluzione sino al 06 novembre 2012
La prima settimana i novembre potrebbe rivelarsi più fredda e instabile del normale. Sarebbe l’occasione per l’arrivo delle prime, significative nevicate anche lungo la dorsale appenninica.

In conclusione.
Quanto sinora esposto non fa altro che confermare l’estrema dinamicità autunnale, che va inserirsi nell’ambito di quegli scambi meridiani divenuti la regola negli ultimi decenni.

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