Sorpresi? Probabilmente no. E’ dalla fine dell’estate scorsa che non si fa altro che parlare di caldo anomalo. Si va un bilancio all’altro: da quelli mensili a quello annuale. E che cambia? Poco, anzi nulla. Se è vero che il 2015 è stato l’anno più caldo di sempre, è altrettanto vero che il 2016 è cominciato nel peggiore dei modi. Gennaio ha proposto un bilancio conclusivo poco lusinghiero e febbraio sembra abbia tutta l’intenzione di far peggio.
La mappa delle anomalie termiche registrate in Europa non lascia scampo: le anomalie termiche positive hanno coinvolto l’intero continente, spingendosi sino in Russia. Proprio in Russia sono state registrate le deviazioni (rispetto alla media trentennale 1981-2010) più corpose. Diciamo pure che si tratta di scostamenti impressionanti: oltre 10°C in più della norma.
Anche l’Europa non se la passa per niente bene. Sui settori centro orientali e settentrionali i termometri hanno stazionato su valori 5-6, anche 7 gradi oltre la media. Le anomalie risultano meno pronunciate procedendo verso ovest, in direzione della Penisola Iberica e dell’Italia, ma si parla pur sempre di deviazioni di 1-2°C. Le sole zone del Continente che hanno visto temperature inferiori alla norma sono collocate nel nord del Regno Unito e della Penisola Scandinavia.