Il breve articolo di oggi, propone una mappa del NOAA con gli scarti dalla media, delle temperature di marzo 2006.
Marzo è quel periodo dell’anno che osserva un diffuso risveglio vegetativo sulle regioni a clima temperato dell’Europa e su buona parte dell’Italia. La mappa che proponiamo non è ad alta risoluzione e non vede le anomalie termiche su ristrette aree, è tuttavia una rappresentazione cartografica realizzata con i dati meteorologici delle stazioni censite dal NOAA, quindi ufficiali.
In Italia vi è stato un trend verso l’anomalia termica a temperature inferiori alla media, con isolati picchi verso il basso. Le differenze, considerato che marzo è un periodo di transizione soggetto a marcata variabilità termica, rientrano nella media ponderata dei normali scarti che si ottengono in questo mese.
Il freddo è stato intenso in Scandinavia, con ampie regioni che hanno avuto medie inferiori di oltre 5°C alla norma, mentre nella costa occidentale soggetta all’influenza marittima, lo scarto è stato molto più limitato. Nelle Isole Britanniche le differenze sono state modeste, eppure veduto sommariamente questo scorcio di inverno appariva ben più rigido.
Freddo consistente si è verificato nelle regioni a clima continentale, quelle dell’Europa dell’Est e la Polonia, con un ritardo sensibile dell’arrivo della Primavera.
In Penisola Iberica, come già dissi in precedenza, così sul Nord Africa delle regioni mediterranee, il Mar di Levante, vi è stato un trend a temperatura tra la media e valori maggiori alla norma per il prematuro venire di un’area di Alta Pressione subtropicale che ha inviato brevi, ma intense folate di caldo.
Insomma, la Primavera è in ritardo, ma nulla di grave per l’Italia da punto di vista termico, dove il ritardo, semmai, appare maggiore se raffrontato alle anomale miti primavere del periodo recente.