Il sito meteo americano Accuweather ha diffuso le proiezioni climatiche dell’imminente primavera europea. Come ogni anno, le previsioni stagionali del sito web più visto al Mondo fanno discutere. Ma fanno anche notizia, pertanto noi ve le proponiamo nonostante le accese critiche che svilupperanno.
Ciò che emerge da una lettura d’insieme dell’ampio bollettino meteo è che l’alta pressione che si è stabilita sull’Europa occidentale, diventerà la roccaforte base delle condizioni climatiche europee dei prossimi mesi.
Pertanto, l’anticiclone che ha i suoi massimi dell’Europa occidentale, potrebbe persistere per gran parte della primavera, e generare anomalie climatiche molto rilevanti.
In Russia europea il freddo e la neve proseguiranno per una parte della stagione, con neve anche tardiva, che con l’aumento dell’umidità atmosferica cadrà sempre con maggiore abbondanza, determinando parecchi disagi alla circolazione stradale soprattutto nelle grandi aree urbane.
[u]Una nostra nota:[/u] sempre più spesso avremo previsioni di venti gelidi dalla Russia, spesso smentiti, ma che potrebbero anche riuscire a raggiungere l’Italia.
Nelle Isole Britanniche, in Francia, in Spagna, in Germania e gran parte d’Italia, l’anticiclone dovrebbe ostacolare il transito regolare delle perturbazioni oceaniche, e salterebbe quindi una vitale stagione: quella delle piogge primaverili.
Ma non solo. Il forte anticiclone determinerebbe ideali condizioni per precoci ondate di calore, non di caldo fuori stagione come quello piacevole di questi giorni, e si avrebbero temperature già tra fine marzo e primi di aprile attorno a 30° centigradi nell’Italia nord-occidentale e in Francia.
Un periodo di siccità, stavolta reale e non solo un deficit pluviometrico, si avvierebbe in quella che è una delle stagioni più piovose dell’anno per mezza Europa.
Le tempeste oceaniche dovrebbero interessare la Scozia e la Scandinavia, per poi virare verso la Russia europea dove si unirebbero all’aria fredda determinando le dapprima citate tempeste di neve.
La nostra riflessione: vari modelli matematici di previsione stagionale prospettano anomalie climatiche molto serie per le prossime stagioni. Se durante l’inverno il clima è più mite e si parla di non inverno, e le condizioni atmosferiche non determinano disagio fisico, con l’avanzare del caldo le ondate di calore possono causare parecchi fastidi alla popolazione. E lo abbiamo già sperimentato.
Ma non solo; la previsione di siccità è un’altra situazione abbastanza allarmante, in quanto determinerebbe una diminuzione della produzione agricola in molti paesi europei.
Il meteo estremo interviene con il freddo, repentinamente, e per brevi periodi anche dopo il caldo, e lo abbiamo sperimentato due anni fa, con gelate tardive e danni ingenti in agricoltura.
Quello che emerge è ancora una volta una serie di conseguenze dovute a fluttuazioni climatiche molto gravi.
Ovviamente questo è un bollettino meteo climatico stagionale, lo evidenziamo, non è il nostro, bensì lo abbiamo ricostruito dalla lettura di quello diffuso da Accuweather.
Noi lo riportiamo a titolo di notizia, con la nota sempre evidente che sono previsioni sperimentali e da confermare. Tuttavia, ogni previsione di anomalie climatiche inquieta perché poi si avvicina al reale, e di anomalie ne abbiamo vissute molte negli ultimi anni, e le viviamo attualmente. Queste comportano molte incognite sul tempo del futuro, perciò anche previsioni catastrofiche, altre allarmistiche, possono non essere così campate in aria come taluni sostengono.
L’essenza delle proiezioni non è il dettaglio di ciò che potrebbe succedere, bensì che tutta la previsione è orientata nell’esaltare forti anomalie climatiche.
La definizione “anomalie climatiche” probabilmente la ripeteremo centinaia di volte nei prossimi mesi, specie quando entreranno in gioco altri fattori del Clima.