Pasqua alle porte:
ci siamo. Il venerdì Santo segna ufficialmente l’esordio del weekend pasquale e cresce l’attenzione nei riguardi delle previsioni meteo. Il detto dice “Natale con i tuoi, Pasqua con chi vuoi”, lecito supporre pertanto che milioni d’italiani abbandoneranno le città in cerca di un po’ di relax nelle splendide mete turistiche del nostro Paese. Ecco quindi che conoscere anticipatamente quale sarà il tempo diviene indispensabile. Senza dilungarci nei dettagli, possiamo anticiparvi che le condizioni meteorologiche non saranno delle migliori. L’ennesima perturbazione atlantica sta per sbarcare nel Mediterraneo e infliggerà un duro colpo ad alcune delle nostre regioni.
Rischio nubifragi?:
Marzo, come ben saprete, si sta mostrando un mese estremamente piovoso. Ora variabile, ora instabile, a tratti perturbato. Tuttavia, per il momento, non si sono verificate precipitazioni tali da causare gravi disagi. La situazione potrebbe mutare entro 24 ore, in quanto la perturbazione che giungerà da ovest rischia di rivelarsi “cattiva”. I fenomeni potrebbero assumere carattere di forte rovesci in alcune delle regioni centro settentrionali. Possibili, localmente, dei nubifragi.
Atlantico, ma anche Artico:
prosegue la forte contrapposizione termica tra nord e sud. Anche nei prossimi giorni ci aspettiamo un richiamo d’aria relativamente fredda nelle regioni settentrionali, causa la persistenza di un ampio bacino gelido al di là delle Alpi. Il transito della perturbazione, che dovrebbe associarsi ad un minimo di pressione, farà affluire un po’ di freddo anche a sud. Si tratterà presumibilmente, di una fase temporanea perché fin dai primi giorni di aprile avremo nuovamente a che fare con prevalenti correnti zonali.
Primi cenni di cambiamento:
nel corso dei precedenti editoriali abbiamo analizzato, tralasciando evidentemente i dettagli, le ipotesi prevalenti sulle tendenze evolutive nel lungo periodo. Chi li lesse rammenterà che si focalizzò l’attenzione sull’eventuale rimonta anticiclonica in Atlantico, con conseguente strutturazione di un blocco delle correnti zonali. Tale ipotesi rimane in piedi e sembra in grado di concretizzarsi attorno alla conclusione della prima decade d’aprile.
Le conseguenze sull’Italia:
chi ha un minimo di dimestichezza in materia, saprà che una spinta anticiclonica verso nord determina una risposta d’aria fredda a latitudini meridionali. Uno degli obbiettivi dell’irruzione artica, ovviamente se confermata, potrebbe essere l’Italia. Ecco quindi che il freddo, mai troppo distante, avrebbe modo di ripresentarsi sulle nostre regioni e stavolta potrebbe spingersi anche al sud.
Focus: evoluzione sino al 11 aprile 2013
La giornata di sabato, perlomeno nelle regioni del centro nord, potrebbe rivelarsi la peggiore della settimana. Non che le precedenti siano state migliori, tuttavia confermiamo la possibilità che localmente possano manifestarsi violenti precipitazioni. Al sud, al contrario, avremo maggiori schiarite e le temperature faranno registrare valori superiori alla media in varie località. Per la giornata di Pasqua ecco che la perturbazione scivolerà verso sud, interessando più direttamente la parte centro meridionale dell’Italia.
Il giorno di Pasquetta, invece, potrebbe cominciare col bel tempo o perlomeno senza piogge. La situazione potrebbe decadere nel corso del pomeriggio, causa l’ennesima perturbazione proveniente da ovest. Perturbazione che in seguito si estenderà su tutte le nostre regioni, determinando un avvio d’aprile all’insegna del maltempo. Per qualche cenno di cambiamento, come detto pocanzi, si dovrà attendere la conclusione della prima settimana. Sarà allora che l’alta delle Azzorre, sfruttando un indebolimento dell’azione ciclonica atlantica, proverà a spingersi verso nord.
Evoluzione sino al 16 aprile 2013
Una spinta che non depone a favore del bel tempo, in quanto la risposta artica sembrerebbe in grado di estendersi sul Mediterraneo innescando una sorta di rigurgito invernale decisamente inopportuno.
In conclusione.
Che dire se non che la primavera non sembra avere la minima voglia di mettere almeno un po’ di giudizio? Per il bel tempo, insomma, ci sarà ancora da attendere.