Giugno come maggio:
la similitudine fu adottata a suo tempo, già nella prima settimana d’estate, rimarcando la notevole simiglianza tra l’andamento meteorologico dei due mesi. Le ondate di caldo, poi i break temporaleschi consistenti. E’ quel che sta accadendo anche negli ultimi giorni, che vedono l’Italia spaccata in due tronconi: sole e caldo al Sud Italia, nubi e temporali al Settentrione. Nel mezzo Centro e Sardegna, dove si osservano condizioni di spiccata variabilità sfociante – sovente – in temporali e acquazzoni.
L’ennesima goccia fredda:
l’estate, prima ancora la seconda parte della stagione primaverile, è il periodo più favorevole alla genesi di quelle strutture bariche che prendono il nome di goccia fredda. Per farla breve: sono Vortici Ciclonici che non godono più del sostegno primario della circolazione oceanica, o comunque di un’alimentazione in grado di tenerla in vita. Nonostante l’isolamento, spesso riescono a persistere nel tempo provocando fasi temporalesche particolarmente cattive. L’ultima in ordine cronologico è quella che sta gravitando sulla Penisola Iberica e che nelle prossime 48 ore si muoverà rapida verso l’Italia.
Temporali verso sud:
la novità sostanziale dei prossimi giorni sarà il coinvolgimento, per mano dei temporali, anche delle regioni Meridionali. Purtroppo il surplus termico attuale – le temperature si mantengono su valori prettamente estive – fornirà quell’energia necessaria all’esplosione di bombe temporalesche preoccupanti. C’è il rischio, è bene dirlo, che localmente possano abbattersi furiose grandinate, colpi di vento e nubifragi.
Temperature in diminuzione:
il calo, già affermatosi su gran parte del Centro Nord e sulla Sardegna, si estenderà alle regioni Meridionali e i termometri si orienteranno su frequenze più consone al periodo. Un calo che potrebbe raggiungere, localmente, 10°C. Un calo che verrà innescato principalmente da nubi e precipitazioni, ma che si avvarrà del prezioso supporto dei venti prima occidentali, poi settentrionali.
Temporaneo cambio circolatorio:
i venti settentrionali giungeranno in Italia sul finire della settimana. Il movimento barico che li condurrà in loco è relativamente semplice: l’Alta delle Azzorre porterà una sua propaggine a due passi dall’Italia, ma nel contempo un possente vortice freddo scandinavo proverà ad estendersi verso sud. I venti nordici scivoleranno sul fianco orientale della struttura anticiclonica e spazzeranno l’Italia, mantenendo le temperature gradevoli o addirittura fresche nelle ore serali, notturne e al primo mattino.
Cosa accadrà in seguito?:
Le attuali proiezioni modellistiche danno l’Italia posizionata al limite tra due circolazioni diametralmente opposte: a sud un regime anticiclonico consistente – con discreto supporto africano – a nord un regime moderatamente instabile e discretamente fresco. Da non escludere, al di là di una prevalente dominante altopressoria, l’inserimento di nuove pericolose gocce fredde.
Focus: evoluzione sino al 28 giugno 2015
Le condizioni meteorologiche sono ad un passo dall’ennesimo peggioramento. Peggioramento che dopo aver coinvolto il Centro Nord si estenderà al Sud e che determinerà l’insorgenza di fenomeni localmente violenti. Fenomeni a prevalente carattere temporalesco, non mancherà occasione per grandinate e colpi di vento, così come non sono da escludere locali nubifragi.
Seguirà una fase di variabilità per correnti fresche settentrionali, un periodo durante il quale non mancheranno temporali di calore localmente vivaci. Successivamente sembrerebbe poter prendere il sopravvento l’Alta Pressione, ripristinando condizioni estive importanti.
Evoluzione sino al 03 luglio 2015
L’ultimo step previsionale, che ci porterà a luglio, dovrebbe proporci un consolidamento anticiclonico tipicamente estivo.
In conclusione.
Estate che procede speditamente verso luglio, uno dei due mesi statisticamente più caldi dell’anno. A questo punto c’è da attendersi un cospicuo consolidamento del bel tempo e l’arrivo di ondate di calore durature.