Temporali al capolinea:
l’intervento prima dell’aria umida iberica, poi del freddo da est ha prodotto i previsti contrasti termici responsabili dei temporali del weekend. Temporali risultati localmente consistenti e persino accompagnati dalle prime grandinate di stagione. Fortunatamente non abbiamo avuto danni o particolari disagi, ma tali manifestazioni atmosferiche andranno monitorate con attenzione anche nel prossimo futuro perché con l’avanzamento stagionale potrebbero divenire rovinosi. Le ultime celle temporalesche sono attese in sviluppo pomeridiano all’estremo sud ed in particolare sulle due Isole Maggiori.
Rapido miglioramento:
a conferma della dinamicità primaverile fulminea, fin da oggi stiamo assistendo ad un cospicuo miglioramento del tempo a partire dal Centro Nord. L’Alta Pressione, che a dire il vero non si è allontanata troppo dall’Italia, approfitterà dell’affondo ciclonico in atto sull’Europa occidentale e tornerà ad imporsi sulla scena nostrana. La dinamica, lo avrete intuito, è assai simile alla precedente il che significa che la struttura anticiclonica si avvarrà anche stavolta di un discreto supporto d’aria calda del nord Africa.
Temperature altalenanti:
l’aria fredda subentrata da est ha favorito un rapido abbassamento delle temperature. Temperature che localmente sono calate di 8-10°C, quanto basta a far sì che dall’iniziale anomalia termica positiva si passasse ad un’anomalia di segno opposto. Osservando le proiezioni termiche a breve e medio termine scorgiamo variazioni al rialzo e al ribasso tipicamente primaverili: nei prossimi giorni avremo nuovamente dei valori superiori alla norma, mentre a fine mese dovrebbe realizzarsi un rientro nei canoni della normalità stagionale.
Occhio all’Atlantico:
se il cambiamento di questi giorni si è avvalso dell’imprescindibile supporto dell’aria fredda orientale, nelle prossime settimane dovremo prestare particolare attenzione agli accadimenti atlantici. Anzitutto vi potrebbe essere l’inserimento di nuove gocce fredda in sede iberica e in successiva evoluzione verso il nostro Paese. In seconda istanza, si evince – dall’analisi modellistica comparata – l’improvviso risveglio della Depressione d’Islanda. Se confermata, quest’ultima dinamica andrebbe a incentivare ondulazioni più pronunciate e a quel punto potremmo assistere a fasi di maltempo ben più incisive e meglio organizzate.
L’esordio di maggio:
a più lungo termine potrebbero manifestarsi cambiamenti ancor più importanti: un blocco anticiclonico oceanico (Alta delle Azzorre in estensione verso nord) potrebbe causare la discesa di una massa d’aria fredda fin nel cuore del Mediterraneo. Se tale ipotesi dovesse concretizzarsi ecco che maggio andrebbe ad esordire col maltempo e col fresco incipiente.
Focus: evoluzione sino al 03 maggio 2015
Avremo condizioni di bel tempo martedì e mercoledì: entrambe le giornate proporranno cieli sereni e temperature in rialzo. Giovedì potrebbe riapparire qualche disturbo a partire da Alpi e Isole Maggiori, preludio al peggioramento del fine settimana sulle regioni del Centro Nord. Crescenti apporti d’aria instabile atlantica provocherebbero piogge localmente intense e vivaci episodi temporaleschi.
Andrebbe ad aprirsi una fase discretamente instabile, destinata a coinvolgere a fasi alterne un po’ tutte le nostre regioni. L’instabilità potrebbe accrescersi ulteriormente a cavallo tra fine aprile e i primi di maggio.
Evoluzione sino al 08 maggio 2015
Si profila una prima settimana di maggio segnata da variabilità importante, con alternanza tra sprazzi di sole, nubi e precipitazioni anche di una certa importanza. Da non escludere, poi, un più vigoroso peggioramento qualora l’ipotesi di blocco anticiclonico atlantico dovesse effettivamente realizzarsi.
In conclusione.
Stiamo procedendo speditamente verso l’estate ma almeno per il momento la primavera sembra abbia tutta l’intenzione di voler continuare a svolgere il ruolo che gli spetta: quello di stagione dinamica per antonomasia.