VAMPATA DI CALDO SAHARIANO – Le prospettive meteo dei prossimi 10-15 giorni indicano un’Italia essenzialmente spaccata a metà: le regioni del Nord risentiranno a più riprese delle interferenze d’aria fresca ed umida atlantica, mentre il Sud sarà esposto a transitori ma incisivi richiami d’aria calda sub-tropicale. A proposito di questi ultimi, nella seconda parte della settimana in corso entrerà in azione la prima ondata di calore, che dovrebbe essere in assoluto la più intense di quelle che si sono verificate nelle ultime settimane. Le regioni meridionali e le due Isole Maggiori saranno direttamente investite dall’afflusso nord-africano, con le prime isoterme stagionali ben sopra la fatidica soglia dei +20°C ad 850 hPa (circa 1500 metri d’altezza): sul sud della Sardegna è attesa venerdì 8 giugno una punta di ben +24°C.
PICCHI TERMICI DI OLTRE 35 GRADI – Venerdì e sabato dovrebbero essere le giornate in assoluto più calde sulle regioni meridionali, ma le temperature potrebbero raggiungere picchi importanti anche lungo le regioni centrali del versante adriatico, nel momento in cui le correnti dovessero disporsi da “garbino” (il vento caldo che scende surriscaldato dagli Appennini). Il nostro modello ad alta risoluzione prevede punte attorno ai 35° su zone interne di Calabria, Sicilia e Sardegna, ma la zona in assoluto più calda dovrebbe collocarsi fra le vallate del materano e l’entroterra pugliese, ove potrebbero raggiungersi 37-38 gradi. Il Nord Italia resterà invece ai margini dell’onda di calore, anche sulle zone pianeggianti a sud del Po si potrebbero localmente superare di poco i 30 gradi.