La Sardegna, come d’altronde il resto d’Italia, ha certamente risentito nelle ultime settimane di condizioni meteo anomale per l’eccessiva mitezza. Mai si era dovuto attendere addirittura metà dicembre per i primi episodi di neve stagionali persino nelle vette più elevate del Gennargentu. Alla fine l’inverno è giunto in modo brusco e repentino, cogliendo non poco di sorpresa e così la neve, dopo essersi timidamente affacciata in montagna, nella giornata di domenica è rapidamente scesa di quota, coinvolgendo anche le aree collinari.
TEMPORALI NEVOSI Nel momento dell’ingresso del blocco d’aria fredda più intenso, nel pomeriggio di domenica, l’instabilità si è acuita tanto che una serie d’intensi rovesci ha colpito le zone settentrionali della regione, dove graupel, gragnola e grandine si sono abbattuti ad intermittenti anche su pianure e zone costiere, grazie al rovesciamento verso il basso dell’aria particolarmente rigida nei momenti delle forti precipitazioni. In nottata freddo e nevicate si sono poi estese anche alle zone centro-meridionali dell’Isola, imbiancando le maggiori alture ma anche alcuni centri fino a quote d’alta collina. E, nelle ultime ore, ulteriori rovesci di gragnola e neve hanno ancora interessato a tratti le colline dei settori occidentali, settentrionali ed interni.
Un nuovo inserimento perturbato è atteso nel corso della giornata di martedì, quando è atteso un generale peggioramento. La dinamica perturbata sarà rapida ed accompagnata dallo scorrimento d’aria un po’ più mite, ma a quote superiori ai 900-1000 metri i fenomeni dovrebbero assumere carattere nevoso. C’è dunque una prima occasione propizia per accumulare un discreto manto nevoso in montagna dove, come già detto, non ci sono stati precedenti episodi di neve nelle ultime settimane.