FEBBRAIO 2013, NESSUN ONDATA DI GELO IN EUROPA – Le due mappe in alto si riferiscono ai primi dieci giorni di febbraio: la prima evidenzia le anomalie medie dei geopotenziali in quota, mentre la seconda ci offre uno spaccato di quelli che son stati gli scarti della temperatura sull’Europa, sempre durante la prima decade di febbraio. Balza subito all’attenzione il fatto che vi sia stata una profonda saccatura perturbata sul cuore dell’Europa, alimentata (aggiungiamo noi) da masse d’aria piuttosto fredde in quota, d’origine artico-marittima. A livello di temperature, tuttavia non notiamo scarti degni di nota: i valori su tutta l’Europa Centro-Occidentale sono stati quasi in media o al più negativi di appena 1-2 gradi, mentre tra i paesi dell’Est Europa e la Russia ben ha fatto più caldo del normale (le alte temperature hanno peraltro coinciso con situazioni nevose abbastanza insolite, come abbiamo visto per [url=https://www.meteogiornale.it/notizia/26364-1-russia-mosca-inverno-piu-nevoso-degli-ultimi-100-anni]la capitale russa Mosca[/url]).
FEBBRAIO 2012, IL GRANDE GELO – Nonostante il clou dell’inverno l’abbiamo vissuto anche quest’anno nella prima parte di febbraio con nevicate decisamente degne di nota su tutta Italia ed in qualche altra zona d’Europa, non si possono però assolutamente fare paragoni con quanto accaduto appena un anno fa. La differenza maggiore risulta connessa all’origine ben diversa delle masse d’aria gelide, che nel febbraio 2012 hanno raggiunto gran parte d’Europa provenendo da latitudini direttamente siberiane. Non a caso, il divario riguardo le temperature è stato enorme confrontando la prima decade di quest’anno con quella dell’anno scorso: se quest’anno i valori sono risultati in media su quasi tutta la parte centro-occidentale del Continente, la prima decade del febbraio 2012 è stata decisamente rigida, tanto che in varie zone europee i valori si sono assestati anche di 12-15 gradi al di sotto della media.