Il bilancio d’agosto: giunti al termine, possiamo trarre un bilancio dell’andamento meteo-climatico d’agosto. Un mese che idealmente potremmo suddividere in due parti: la prima metà segnata dal caldo africano persistente, la seconda caratterizzata da temporali rinfrescanti particolarmente violenti e dall’ennesima ondata di calore (tuttora in atto). Alla fin fine vi sono state delle zone d’Italia dove le anomalie termiche hanno resistito, rivelandosi importanti, mentre su altre abbiamo avuto temperature sostanzialmente in linea con le medie stagionali. Le pianure del Nordovest e Sicilia sudorientale hanno messo a segno temperature inferiori alla medie stagionali.
Importanti cambiamenti in Europa: sembrerà strano, eppure la perturbazione che apporterà il cambiamento del tempo si trova a ridosso del Regno Unito. Sfruttando lo spostamento dell’Alta Pressione delle Azzorre in pieno Atlantico, l’aria fresca instabile ad essa associata si insinuerà sull’Europa centro occidentale e poi nel Mediterraneo. A quel punto i crescenti contrasti termici – il fresco scalzerà il caldo preesistente dando luogo a nubi temporalesche imponenti – produrranno un peggioramento delle condizioni meteo.
Caldo agli sgoccioli, ma non per tutti: ovviamente registreremo una diminuzione, importante, delle temperature. Diminuzione che coinvolgerà soprattutto le regioni del Centro Nord e la Sardegna, mentre al Sud potrebbe manifestarsi addirittura un nuovo rialzo termico e quindi una prosecuzione dell’ondata di caldo. Sarà il tipico richiamo pre-frontale ante peggioramento?
Le due ipotesi sul tavolo: per scoprire se effettivamente si tratterà di un richiamo caldo pre frontale dovremo attendere lo svolgimento degli accadimenti perturbati sull’Europa occidentale. Questo perché i più autorevoli modelli di previsione ci propongono due distinte soluzioni: la prima contempla l’isolamento di un Vortice Instabile tra Francia e Penisola Iberica, con successivo coinvolgimento del nostro Paese. La seconda ipotizza egualmente lo sviluppo di un’area instabile in quella direzione ma con successivo scivolamento verso l’Atlantico orientale. In quest ultimo caso si avrebbe un ritorno del promontorio anticiclonico nord africano e quindi il ripristino di condizioni meteorologiche prettamente estive nella seconda settimana di settembre.