Pazzesco, si leggono in giro previsioni meteo da far venire i brividi. Ma non brividi intesi come emozione positiva, brividi intesi come follia allo stato puro.
Leggiamo di una “primavera” dominata da tempeste, da burrasche, da freddo, da enormi temporali. Ma quando mai? Come si fa a scrivere qualcosa del genere. Dai su, non scherziamo. Certo, che il meteo stia diventando estremo è innegabile ma è brutto cavalcare l’onda dell’estremizzazione convinti che sia la strada migliore per tirare l’acqua al proprio mulino.
Volete sapere la nostra idea in merito? Sì, probabilmente sarà una primavera estremamente vivace ove per vivacità intendiamo continui ribaltoni. Se preferite dinamicità, questo il termine più appropriato. Già marzo, dagli albori, ci metterà davanti a uno stravolgimento non di poco conto perché se è vero che sinora ha dominato l’Alta Pressione è altrettanto vero che da qui a qualche giorno inizieremo a parlare di perturbazioni.
Sappiamo che tanto marzo quanto aprile sanno essere mesi turbolenti, non fosse altro perché il passaggio dall’Inverno alla Primavera può non essere indolore. Ricordate quel che accadde l’anno scorso? Venivamo da un lunghissimo periodo di siccità, un intero anno – il 2017 – dominato da Alte Pressione e assenza di pioggia.
Poi, d’improvviso, qualcosa cambiò e ci trovammo difronte una primavera estremamente piovosa. Non tanto marzo e aprile, in quella circostanza furono soprattutto maggio e giugno a segnare un cambio di velocità impressionante. La piogga che cadde fu incredibile, andò a colmare in un sol colpo – o quasi – la carenza pluviomentrica di 12 mesi. Certamente, fu una situazione estrema ma da lì alle tempeste, alle burrasche, al freddo e chissà cos’altro ce ne passa.
Non sappiamo quel che potrà succedere da qui a 3 mesi. Come potremo saperlo? Non è possibile, non è pensabile. Possiamo ipotizzare qualcosa, non certo prevedere il tempo atmosferico. Dovremo sederci sulla sedia, attendere che si svolgano gli eventi, poi tireremo le conclusioni del caso. Però per favore, non diteci che dovremo preoccuparci di chissà cosa perché chi lo sostiene non fa certo onore alla meteorologia.
Ecco, vogliamo lasciarvi con queste riflessioni. Vogliamo che riflettiate attentamente su certe estremizzazioni. Poi magari ci saranno – anche se speriamo di no – ma non è certo per merito di certe previsioni attuali. Passo e chiudo, grazie.