Il prestigioso centro meteo degli USA, esistente dal 1962, ha appena pubblicato le previsioni a lungo raggio per la stagione invernale per l’Europa. Chiaramente si tratta di una tendenza di massima, che suddivide l’Europa in macro aree descrivendo il possibile scenario medio che potrebbe caratterizzare l’inverno.
Ebbene, spesso queste tendenze stagionali non sono andate troppo lontane dalla realtà negli ultimi anni, e per tale motivo non possiamo esimerci dal darne in qualche modo visibilità, pur sottolineando sempre l’intrinseca difficoltà collegata a questo tipo di previsioni che rimangono sperimentali.
Una delle domande come al solito più gettonate è rivolta a sapere se sarà un inverno gelido e nevoso oppure no. Ebbene, per Accuweather si potrebbe far vedere persino il gelo siberiano, quello più possente, ma con interessamento in genere dell’Europa Orientale, senza troppi sconfinamenti più ad ovest.
Il clima rigido potrebbe giungere presto sulle nazioni orientali del Continente e la Scandinavia, caratterizzando la prima parte dell’inverno. Difficilmente queste ondate di gelo riusciranno ad espandersi troppo a sud o ad ovest.
Diciamo subito che invece per l’Italia non si vedrebbe un inverno estremamente dinamico e nemmeno freddo. La nostra Penisola, come anche i Balcani, potrebbe vivere un inverno mediamente con lunghe fasi di tempo asciutto e situazioni tempestose presenti, ma rare.
Attenzione però che ciò non significa che non si avrà traccia di freddo per tutto l’inverno in Italia. Singole ondate potranno sempre intervenire nell’ottica di un inverno dove però prevarranno fasi miti ed asciutte. Non va certo sottovalutata la presenza del serbatoio d’aria molto fredda sull’Est Europa.
Scenari meteo con frequenti tempeste di vento e maltempo potrebbero caratterizzare l’inverno, fin dalla fase iniziale, sul Regno Unito, Scandinavia e in genere il Nord Europa, con culmine atteo per il mese di gennaio. Seguirebbe una seconda parte dell’inverno un po’ più tranquilla.
Precipitazioni benefiche potrebbero alleviare la siccità tra la Penisola Iberica e la Francia, ma sarebbero frequenti anche su parte delle nazioni centrali del Continente, nonchè sulla fascia settentrionale alpina che potrebbe beneficiare di grosse nevicate.