Per mercoledì 27 tutte le previsioni meteo davano tempo avverso per le Alpi e Prealpi con neve forte, annunciando anche mezzo metro ed oltre specie nel settore occidentale.
Ormai i bollettini meteo sono disponibili in qualsiasi smartphone anche senza installare alcuna app, appaiono nelle ricerche di Google, nelle pagine dei social. Di certo per qualsiasi attività umana che possa mettere a repentaglio la vita delle persone o le attività economiche, non ci si deve informare dalle app dello smartphone. Lo diciamo da sempre, ma ormai è comune farlo, ma ciò non significa che sia la giusta scelta.
Sul meteo, siamo bombardati dalle news attraverso i mezzi di comunicazione di massa come internet, tv, radio, giornali on line e della carta stampata.
La bontà di talune informazioni meteo è discutibile perché realizzata da super calcolatori in America per tutte le località mondiali. Talune prevedono, ad esempio, costanti venti forti in Val Padana dove il vento è una rarità. Ma stavolta era diverso.
Tutti sapevano che ci sarebbe stata burrasca, e che in montagna oltre gli 800 metri ci sarebbero state temperature anche sotto gli 0°C.
In Italia, come in altre parti del Pianeta ci sono organizzazioni dove aderiscono tanti ragazzi e sicurante tanti di voi. Queste organizzazioni fanno campi estivi, invernali, etc.. Sono tutte organizzazioni no profit, e soprattutto sono apprezzabilissime, ma vi pare normale che ai tempi d’oggi, con l’informazione meteo capillare che abbiamo si affrontino escursioni a piedi con previsioni meteo che danno bufera di neve?
Non sappiamo se gli accompagnatori fossero provvisti di sistemi di comunicazione alternativi ai cellulari, che come si sa, durante una tormenta di neve possono andare in black out per interruzioni del segnale, assenza di energia elettrica. Con la montagna, anche a poco più di 1000 metri non si scherza d’inverno.
In Italia, non molti sanno che quando le autorità emettono un avviso di meteo avverso non lo fanno perché vogliono allarmare i cittadini, bensì prevenire situazioni di emergenza. Quando c’è allerta meteo ufficiale e vengono avviate talune attività che poi generano danni a cose e persone, le assicurazioni potrebbero non pagare, oppure i responsabili potrebbero essere denunciati. Ne sanno qualcosa i sindaci di varie località italiane messi a processo per non aver letto un’allerta meteo o non aver adottato prontamente o con sufficienza azioni preventive.
Le allerte meteo ufficiali non sono pezzi di carta, ma avvisi che vanno rigorosamente rispettati, emessi per salvaguardare cose e persone. In specie coloro che organizzano attività sono obbligati al loro rispetto. Vi siete mai chiesti perché durante le allerte meteo vengono rimandate partite e manifestazioni? Sia per prevenzione che per responsabilità che possono anche divenire penali.
Le allerte meteo sono avvisi emessi da autorità competenti e vanno rispettate. Quando sono in atto, ogni attività deve essere regolamentata al fine di non originare rischi soprattutto alle persone.
Non vi diremo dove sono accaduti i fatti, e da subito vi diciamo che tutto è andato bene, i ragazzi dopo una marcia lunga e faticosa sono giunti a destinazione e rifocillati. Stanno bene ed al caldo, ma per moltissime ore hanno marciato sotto una tormenta di neve, con visibilità ridotta e con temperatura sotto gli 0°C.
Orbene, ci chiediamo perché gli organizzatori, consapevoli dei rischi, non hanno rinunciato alla marcia sotto la tormenta di neve?
Ci chiediamo, e se uno dei bambini fosse stato male cosa avrebbero fatto i responsabili del gruppo? Avrebbero chiesto l’invio di un elicottero sotto la nevicata? I bambini, per altro sono tutti minorenni.
Iniziative simili non formano le ossa o il carattere delle persone, ciò avveniva probabilmente in ben altri tempi ormai morti e sepolti. Eppure avviene ancora.
Basta fare alcune ricerche nei motori di ricerca per trovare notizie di simili iniziative dove tante volte si è rischiata la tragedia. Insomma, le previsioni meteo avverse debbono sempre indurre alla cautela.