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Pressione anticiclonica crescente, instabilità relegata su estremo Sud e confini alpini

di Ivan Gaddari
31 Mar 2011 - 08:05
in Senza categoria
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L'Italia sta per essere raggiunta dall'Alta Pressione africana. La si vede poco ad ovest della Penisola, mentre sulla Grecia agisce un Vortice instabile che causerà una residua instabilità sulle estreme regioni Meridionali. C'è poi una perturbazione atlantica che lambirà le Alpi, causando qualche fenomeno sui crinali centro occidentale. Fonte immagine EumetSat 2011.
Quel che appare evidente, a primo acchito, è l’ampio soleggiamento su gran parte d’Italia. Lo si evince dall’immagine satellitare, lo si vede affacciandosi alla finestra. I cieli appaiono limpidi da Nord a Sud, salvo nubi residue tra la Sicilia e la Calabria. Per trovare un sistema nuvoloso più complesso si deve dirigere lo sguardo sulla Grecia, ove s’è creato un Vortice per via della discesa d’aria più fredda dall’Europa orientale.

Quel Vortice ha una sua importanza, perché inserito all’interno di una più ampia saccatura che abbraccia le regioni Meridionali. Altre nubi, anch’esse importanti, si dirigono verso le Alpi e appartengono ad un fronte di origine Atlantica in scorrimento sull’Europa centro occidentale. Poi c’è qualche nuvola sul Mare di Sardegna e nelle prossime ore punterà l’Isola determinando un parziale incremento dell’instabilità.

Ieri, lo rammenterete, ridisegnando la stessa immagine indicammo l’avanzata dell’Anticiclone. Si tratta della struttura Africana, impregnata d’aria mite e destinata a posizionarsi nel cuore del Mediterraneo. Oggi, lo si nota facilmente, ha percorso ulteriori km in direzione ovest e disponendosi con asse sudovest/nordest va a puntare anzitutto l’Italia Settentrionale. Sarà in grado di deviare il fronte atlantico al di là delle Alpi, ma non riuscirà a scongiurarne una parziale influenza.

Difatti, in giornata, è previsto il transito di un po’ di velature o stratificazioni. I maggiori spazi di sereno riguarderanno le aree pianeggianti e costiere, mentre sulla cerchia alpina si registreranno annuvolamenti un po’ più consistenti. La contrapposizione tra Alta Pressione e fronte Atlantico determinerà una rotazione dei venti da NW e dal pomeriggio si manifesteranno delle raffiche nelle aree confinali centro occidentali. Significa che potrebbero verificarsi addensamenti consistenti, associati a qualche piovasco, o debole pioggia o ancora isolati fiocchi di neve oltre i 1800 m.

Sull’Italia Centrale dominerà il sereno. Le poche nubi diurne, di natura cumuliforme e create dal crescente riscaldamento diurno, non dovrebbero recare alcun tipo di fenomeno.

Discorso analogo su gran parte del Meridione, salvo per le aree interne della Basilicata e della Calabria. Sul Pollino, nella Sila e probabilmente sul Reggino, si formeranno cumuli ben più imponenti e risulteranno associati a degli scrosci di pioggia. Alcuni a carattere temporalesco.

Gli acquazzoni saranno maggiormente presenti in Sicilia ed in modo particolare sul settore sud orientale. Tra Ragusano e Siracusano si manifesterà una vivace instabilità, fatta di precipitazioni temporalesche. Probabile espansione verso l’Ennese e le aree interne del Catanese, ma il tutto dovrebbe risolversi entro sera. Si segnalano isolati episodi temporaleschi anche sulla Sardegna meridionale e in particolare nei rilievi del Cagliaritano.

Le temperature, anche per via del maggiore soleggiamento, dovrebbero crescere nei valori massimi. Punte di 22-23 gradi si potrebbero registrare nelle pianure del Triveneto e sulla bassa Lombardia. Tra Toscana, Lazio e Campania la colonnina di mercurio raggiungerà i 20-21 gradi.

I venti risulteranno deboli su gran parte del Nord e nelle Centrali tirreniche, mentre altrove avranno intensità maggiore e proverranno da N/NW.

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