Dopo aver portato tanta neve sui Balcani (peraltro ben apprezzabile al Meteosat), il vortice ciclonico a carattere freddo ha impattato sull’Italia, interessando dapprima le regioni del medio versante adriatico e poi tutto il Sud. Questa sfuriata instabile rappresenta la fase acuta di una settimana che ha visto il ritorno a condizioni di generale freddo invernale, decisamente mancato per gran parte di questo mese ormai in procinto di chiudersi.
E così marzo è alle porte, il mese che rappresenta l’inizio della primavera: ora la nuova stagione sembra più lontana di quanto non lo fosse qualche tempo fa. In effetti un nuovo affondo perturbato punta il nostro Paese, ad iniziare dalle regioni settentrionali già raggiunte dalle propaggini nuvolose più avanzate: il guasto meteo si avvarrà di un contributo d’aria leggermente più mite, ma poi richiamerà di nuovo correnti moderatamente fredde. Ecco perché la neve sarà ancora protagonista, con un occhio di riguardo sul Nord, sebbene soprattutto per quanto riguarda i rilievi montuosi.
ITALIA DIVISA La recrudescenza instabile odierna si è limitata al Sud, interessando anche l’Abruzzo fino a lambire le Marche ed i settori interni dell’Appennino Centrale. Sul resto del Paese hanno prevalso condizioni di bel tempo. Gli effetti di questa nuova retrogressione fredda si sono però tradotti in una vivace ventilazione, con la Bora sugli scudi a Trieste, dove le raffiche hanno superato i 100 km/h.