Lo spauracchio della siccità sembra seriamente riproporsi sul Nord Italia: l’ultimo periodo è stato davvero avaro di precipitazioni, nonostante qualche sparuta pioggia irregolare arrivata sotto forma di temporale in questi primi giorni di maggio. A fare la differenza è stato il mese di aprile, dove la pioggia è caduta davvero col contagocce, laddove si è avuta la fortuna di vederla: il contesto dell’intero mese non è stato solo pesantemente influenzato dall’alta pressione, ma anche dal caldo anomalo che, associato ad aria spesso secchissima, ha ulteriormente aggravato la situazione.
La primavera dovrebbe essere un periodo favorevole per le piogge ed il clima umido, ma non è il caso di quest’anno: bisogna risalire alla prima parte di marzo per trovare le ultime piogge in qualche modo degne di nota. Il periodo perturbato marzolino, per quanto breve, era stato sufficiente a portare precipitazioni superiori alla norma su parte del Nord, soprattutto in quasi tutta la Val Padana, la Liguria, ma non sulle zone alpine che purtroppo erano state penalizzate in quel particolare frangente.
Al momento le maggiori preoccupazioni non riguardano più di tanto il livello dei laghi e dei fiumi (tranne alcune situazioni locali, come ad esempio l’Alta Valtellina), che beneficiano perlopiù della preziosa eredità delle piogge precedenti, a tratti cadute generose nella seconda parte dell’inverno. Molto più seria la situazione invece sulle Alpi: il caldo di aprile aveva dato una seria mazzata alla neve presente in quota (spesso poca), tanto da costringere molti impianti a chiudere anticipatamente la stagione.
Purtroppo, come già anticipato, nemmeno marzo ha elargito precipitazioni importanti sulla catena alpina, così come i primi mesi dell’anno (si può apprezzare sulla cartina sopra): situazione molto pesante anche oltreconfine, in particolare sulla Svizzera. Si tratta di notizie certamente poco confortanti sullo stato di salute dei ghiacciai, che potrebbe ulteriormente andare in crisi ora avvicinandoci al trimestre estivo, in caso di scarse precipitazioni o frequenti ondate di calore.