Ad inizio estate, quando ancora pubblicavamo e analizzavamo le proiezioni stagionali, ci si interrogava sulla bontà di certe previsioni. Esse prospettavano un’estate di caldo, caldo, ancora caldo.
Il 2003 quest’anno non si replicherà, lo scriveremo ancora, innanzitutto perché la serie di ondate di calore a catena iniziarono precocemente, mentre quest’anno, quando nel 2003 faceva già molto caldo, gelava di notte. Eppure l’ondata di caldo di cui tanto si parla per i prossimi giorni, potrebbe essere talmente intensa da avere similitudini con le maggiori che si ebbero quell’annata, il 2003 per l’appunto. Da qui viene il paragone, per altro anche perché è il 5° evento di questa Estate, e quella che appariva una stagione estiva calda, forse eccezionale, sta divenendo una da record.
Come ogni anno, dopo il 2003, ci si chiedeva se gli scenari di caldo atroce che venivano prospettati avrebbero in qualche modo smosso l’incubo di quell’anno.
Tutti noi abbiamo vissuto quel trimestre (diciamo pure oltre un quadrimestre) e ricordiamo la costanza di certe configurazioni, e soprattutto la diffusione delle ondate di calore: l’Europa occidentale, e per lunghi periodi quella centrale e ovviamente il Mediterraneo dovettero affrontare una serie di assalti di calura africana senza quasi soluzione di continuità.
Quest’anno il caldo non è stato paragonabile al 2003, ma dovendo limitare l’analisi al nostro “orticello” possiamo dirvi che iniziano ad esservi affinità. Difficilmente eventi simili si replicano in uguale misura.
PERCHE’ QUESTO PARAGONE
La prima settimana d’agosto rischia di ripercorrere i passi di quel periodo, del caldo 2003. I principali modelli matematici di previsione suggeriscono valori termici notevolissimi, e su alcune regioni persino eccezionali.
Al momento si può dire che “rischiano” soprattutto le due Isole Maggiori ed il Centro Sud, dove i termometri potrebbero scavalcare l’asticella dei 40°C.
Tra la Sardegna e la Sicilia non escludiamo picchi di 44-45°C, ma forse anche oltre, insomma si prospetta un clima rovente.
E il Nord?
Beh, non si scherzerà neppure qui, soprattutto in Emilia Romagna. Però le regioni settentrionali potrebbero risentire di sbuffi d’aria fresca oceanica, sbuffi che se confermati potrebbero spalancare le porte a violenti temporali. Ma la calura non appare lasciare spazio ad un sostanziale refrigerio anche da quelle parti. Insomma, l’estate degli estremi meteo climatici prosegue.