Questa Pasqua 2010 sta tenendo non poco sulla corda i previsori, nell’ambito di uno scenario chiaramente non così facile da inquadrare per i super calcolatori, nonostante manchino ormai pochi giorni e l’evoluzione di tendenza per le festività va difatti già considerata come medio termine e non più lungo termine, quando gli stravolgimenti e l’incertezza estrema sono una cosa del tutto normale. Questi passaggi stagionali vedono tuttavia non di rado queste difficoltà di previsione sul medio termine e, visto che la Pasqua ricade sempre fra Marzo ed Aprile, non è certo la prima volta e non sarà sicuramente nemmeno l’ultima che la prognosi risulta così complessa.
Instabilità potrebbe essere la parola d’ordine per quel che attiene il Ponte Pasquale, tuttavia le ultime emissioni del modello americano accentuano l’ingresso di un’area di bassa pressione che, per quanto rapida e fugace, potrebbe risultare più profonda del previsto e creare pertanto le condizioni per maggiore maltempo. La prima carta in basso mostra la penetrazione ciclonica sul Mediterraneo, focalizzata per la notte fra Pasqua e Pasquetta, con precipitazioni più intense (seconda mappa) su tutto il Centro-Nord.
La robusta risposta ciclonica potrebbe scaturire da uno scontro più radicale di masse d’aria nettamente diverse. Il contrasto appare ben evidenziato nella mappa di previsione delle isoterme all’altezza geopotenziali di 850 hPa, con aria fredda dal Nord Atlantico che si tufferà a capofitto verso il Mediterraneo con l’isoterma di 0°C fra Baleari e Sardegna, scalzando masse d’aria ben più miti che, nella notte fra Pasqua e Pasquetta (come da mappa in basso), interesseranno ancora il Meridione e la Sicilia.