E’ fondamentale anzitutto premettere che la tendenza sul medio-lungo periodo risulta essere un rebus, con varie ipotesi in campo tutte valide. Ci sono quindi molte incertezze e non è noto da dove verrà il possibile attacco a quell’anticiclone atteso in consolidamento per fine settembre, come correttamente descritto dal collega Aldo Meschiari (leggi qui per ulteriori approfondimenti). Fasi perturbate o primi freddi stagionali? Probabilmente una rottura dell’anticiclone ci sarà nel corso della prima parte d’ottobre
Il modello europeo di Reading traccia a fine corsa (per il 4-5 ottobre) una discesa d’aria molto fredda che dall’Artico Russo tenderebbe poi a scorrere in moto retrogrado lungo il bordo meridionale dell’anticiclone con massimi sul Centro Europa. Possibile target i Balcani e forse anche l’Italia almeno marginalmente, con isoterme all’altezza di 850 hPa decisamente freddine per il periodo, come mostra la cartina sottostante. Ipotesi che naturalmente potrebbe essere drasticamente smentita, data l’ampia distanza temporale.