Come anticipato (https://www.meteogiornale.it/news/read.php?id=10368) la pubblicazione dei dati della British Antarctic Survey non modifica granché il quadro delineato per il Polo Sud. La temperatura media di gennaio, secondo gli standard dell’istituto inglese (che computa il valore sulle sole rilevazioni sinottiche, escludendo quindi il massimo e il minimo giornaliero), è stata fissata a -26,4 °C: un decimo di grado inferiore a quella dell’Antarctic Meteorological Research Center di Madison (Wisconsin). Lo scarto, per quanto lieve, è sufficiente a modificare la media stagionale; l’estate 2004-’05 si colloca ora fra i sei più caldi, nella seguente cronologia:
1957-’58 -25,1 °C
1966-’67 -25,6 °C
1974-’75 -25,7 °C
1976-’77 -25,3 °C
1980-’81 -24,9 °C
2004-’05 -25,7 °C
Dal punto di vista statistico si può notare che l’ultima discesa oltre i -30 °C nei due mesi estivi si sia verificata nel dicembre 2002 con -31,0 °C. Considerando le stagioni dal 1957-’58, la ripartizione al di sotto di tale limite è la seguente:
dicembre 7 volte (1958, 1962, 1983, 1985, 1992, 1999 e 2002)
gennaio 5 volte (1960, 1961, 1989, 1995 e 2000).