Forte discesa dei valori termici al Polo Sud geografico, mentre permangono nettamente sopra media le temperature massime a Vostok: è questo, in sintesi, il quadro meteorologico del Plateau Antartico. Alla base americana Amundsen-Scott il 3 febbraio (rilevamento di metà giornata) la minima ha toccato i -40,4 °C avvicinandosi al record giornaliero di -43,1 °C fissato nel 2008. Nella base russa Vostok invece, dopo il primato di febbraio registrato il giorno 1 con -22,8 °C (si veda https://www.meteogiornale.it/news/read.php?id=19556), anche il 2 febbraio (-23,5 °C la massima) si è rimasti al di sopra del limite precedente, che risaliva al 16 febbraio 1976 con -24,0 °C.
Tra le varie anomalie che stanno contraddistinguendo il periodo, da segnalare anche quella della stazione automatica australiana di Dome Argus (4.084 m) dove, il 3 febbraio, i sensori hanno misurato -18,8 °C (0900 UTC). Il dato è tuttavia sospetto (potrebbe essere sovrastimato), poiché non è conosciuta la velocità del vento. È noto come le stazioni automatiche risentano della radiazione solare diretta e di ritorno (albedo), che può inficiare il rilevamento della centralina quando il vento sia inferiore a 1 m/s. Nel caso in questione, alle 0500 UTC era segnalata una velocità del vento di 1 nodo (pari a circa 0,5 m/s): poi, la trasmissione satellitare di questo parametro s’è interrotta, ma la stabilità della pressione barometrica e della direzione di provenienza delle correnti lasciano presumere che la velocità non sia variata. È dunque probabile che il valore vero si collocasse nel range -20/-25 °C: una temperatura degna di nota, dato il periodo. Di seguito la sequenza termica fra le 0500 e le 1100 UTC, quand’è ripresa la trasmissione della velocità del vento:
0500 -24,1 °C (1 nodo)
0600 -22,8 °C
0700 -22,8 °C
0800 -19,5 °C
0900 -18,8 °C
1000 -24,6 °C
1100 -22,5 °C (2 nodi)