Sull’Oceano Artico si è assistito, da poco più di un mese, ad un subitaneo aumento delle temperature, che si sono innalzate fino a valori decisamente superiori alla norma stagionale.
La causa iniziale è stata l’imponente afflusso di aria calda meridionale intervenuta grazie ad una eccezionale rimonta dell’Anticiclone del Pacifico, che si estese agli inizi di ottobre dalla California fino quasi al Polo.
Fu quella l’occasione per una grande discesa di aria artica sul Canada occidentale e sugli States, con numerosi record di freddo superati per questo mese.
Infatti, se aria calda continua ad affluire sul Polo, per una semplice legge fisica aria fredda scenderà giù da esso verso latitudini più basse, tanto che Siberia e Nord America sono stati investiti più volte da ondate di freddo, che, in parte, hanno colpito anche il Continente Europeo.
Attualmente, sono due le “fonti” di alimentazione calda che sta incontrando il nostro Polo Nord: da una parte un’intensa depressione oceanica centrata sull’Alaska meridionale, che invia aria mite dal Pacifico verso nord, dall’altra il blocco anticiclonico sulla Russia europea, che invia aria più mite dall’Atlantico verso nord.
Due invece sono i “poli freddi” dove stazionano temperature più basse della norma, sul Canada settentrionale e sulla Siberia centro orientale.
Il grafico che mostra l’andamento delle temperature artiche di quest’anno, ci dice che le temperature di questa zona sono state molto alte tra Gennaio e Febbraio, in coincidenza con un’eccezionale Stratwarming che si è ripercosso con un riscaldamento anche alle quote più basse.
Poi le temperature sono rientrate pressoché nella norma fino a Settembre, per poi ripresentare un picco di innalzamento, in relazione alla media climatica del periodo, tra la fine di Settembre ed i primi di Ottobre.
Attualmente sull’Oceano Artico non vengono infatti segnalati valori termici sopra lo zero, se non sull’Isola di Hopen, a nord della Norvegia, dove la temperatura massima ha raggiunto i +1,6°C, mentre altrove si aggirano comunque tra i -5°C ed i -12°C.
Niente a che vedere, comunque, con le massime di -33,3°C ad Eureka, in Canada, od i -38,8°C di Verkhojansk.
I ghiacci polari, dopo aver raggiunto un’estensione minima in Settembre superiore a quella registrata nei due anni precedenti, hanno rallentato in Ottobre la loro formazione, a causa di queste temperature più alte della norma, fino a toccare un’anomalia di 2 milioni di Kmq, mentre adesso sono in rapida ripresa.
Le temperature attorno al Polo Nord sono comunque, al momento, tra i 15 ed i 20°C superiori alla norma di questo periodo.