Nord Italia, arrivano le piogge:
il merito, perché tale dobbiamo considerarlo, è di una perturbazione Atlantiche che proverà a forzare la tenace resistenza anticiclonica. Una battaglia, almeno alle nostre latitudini, persa in partenza. Avremo un lieve indebolimento della struttura altopressoria, quel che basta però a far sì che su alcune regioni – in particolare al Nord – si affacci qualche precipitazione. Un peggioramento che avrà una durata di 3-4 giorni, durante i quali potranno verificarsi anche dei temporali.
Ben lungi da un cambio circolatorio:
è bene non alimentare illusioni. Non siamo dinanzi ad uno sblocco della situazione, tutt’altro. L’Anticiclone continuerà a starsene là, tra la Penisola Iberica e l’Italia. Il maltempo sarà, ancora una volta, portato da un piccolo strappo del getto d’aria che scorre alle alte quote dell’atmosfera. E’ quel che è accaduto sia in Autunno che per buona parte dell’Inverno, ovvero piccole perturbazioni che isolandosi in quota riuscivano a raggiungere alcune delle nostre regioni.
La siccità è destinata a continuare:
Nell’ultimo periodo ci siamo domandati quale sia la causa di un’anomalia pressoria di tal portata. Rammentiamo che è dallo scorso Agosto che l’Alta Pressione domina incontrastata su parte dell’Europa. L’Italia, così come la Spagna, il Portogallo e molte zone della Francia, è stata preda delle maglie stabilizzanti e le conseguenze sono sotto gli occhi di tutti: la siccità. Non in tutte le regioni, giusto dirlo, ma al Centro Nord è presente un deficit idrico che rischia per davvero di restare nella storia meteorologica del nostro Paese.
Qual è la causa?:
Beh, negli ultimi tempi avrete letto diversi articoli che hanno provato a dare delle spiegazioni sulla persistenza anticiclonica. Difficile stabilire se si tratti dell’influenza della Nina o se sia una configurazione che sta consentendo alla natura di compiere il minimo dispendio energetico. Qualora dovessimo dar credito a quest’ultima ipotesi, potremmo essere davvero nei guai perché in tal modo la possente anomalia che ci sta interessando dovrà essere giocoforza controbilanciata da un’altra di segno opposto. Se così fosse, prima o poi, le piogge tornerebbero a visitarci e potrebbero farlo in modi e tempi non graditi. Diciamo però che per poter abbozzare un ragionamento che abbia una solida base scientifica, occorrerà attendere che si esaurisca il fenomeno della Nina.
Alta Pressione sino a fine mese?:
E’ probabile. Dando uno sguardo ai Modelli non sembrano apparire cenni inequivocabili che facciano gridare al cambio circolatorio. Anzi, l’Anticiclone dopo i tentennamenti dei prossimi giorni potrebbe gonfiarsi ancora avvalendosi dei supporti d’aria caldo-umida provenienti dal nord Africa.
Atlantico ad Aprile?:
Al momento è una semplice ipotesi, ma che trova ragion d’essere in alcune proiezioni Modellistiche che vedono un significativo abbassamento del flusso Atlantico a cavallo tra fine Marzo e i primi d’Aprile. A nostro avviso la ragione potrebbe essere attribuibile all’indebolimento della Nina, anche se le ripercussioni di un pattern climatico così importante dovrebbero protrarsi sino al mese di Maggio.
Focus: evoluzione sino al 29 marzo 2012
Nei prossimi giorni il tempo sarà incerto, a tratti perturbato, nelle regioni del Nord Italia. Nelle Alpi tornerà la neve, prima oltre i 1600/1800 metri e poi in calo verso i 1200/1400 metri. Qualche pioggia cadrà anche in Toscana e in seguito si potrebbero avere piovaschi sulle altre regioni Tirreniche. Al Centro Sud e nelle Isole, complice la risalita d’aria calda, si registrerà un ulteriore rialzo termico che potrebbe sfociare in temperature massime localmente superiori ai 25°C.
L’azione della goccia fredda Atlantica durerà sino a metà della prossima settimana, poi dovrebbe riprendere forza la struttura anticiclonica. Il tempo migliorerà anche al Nord, con schiarite e temperature in aumento. Alta Pressione che potrebbe accompagnarci sino a fine Marzo, anche se non è da escludere qualche altra insidia Atlantica legata ai soliti strappi del getto principale.
Evoluzione sino al 03 aprile 2012
Un più corposo cambiamento pare intravedersi ai primi d’Aprile, ma sappiamo bene che la distanza temporale è talmente ampia da dover necessariamente ricorrere a tutta la prudenza del caso.
In conclusione.
Per ora è una Primavera calda e siccitosa, salvo all’estremo Sud ove il sole si sta affermando con convinzione soltanto in questi giorni. Sarà il trend dell’intera stagione o dovremo aspettarci profondi scossoni da Aprile in poi? Vedremo.