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Pioggia intensa e vento forte in Nord Carolina

di Giovanni Staiano
09 Mag 2005 - 09:54
in Senza categoria
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L'immagine satellitare delle 0.45 GMT del 6 maggio mostra l'intensa nuvolosità all'origine di forti piogge su Sud Carolina e Virginia. Meno coinvolto il Nord Carolina. Fonte immagine www.weatheronline.co.uk.
Un raro “Nor’Easter” maggiolino ha interessato la costa est degli USA, portando intense piogge sul Sud Carolina ma soprattutto sul Nord Carolina. Nella regione a ovest di Goldsboro si stima siano caduti 300 mm abbondanti in 12 ore. Dati misurati sono invece, in Sud Carolina, i 76 mm di Wilmington di giovedì 5 maggio e i 63 mm di Cape Hatteras di venerdì 6 maggio. Venerdì è stata interessata da piogge abbondanti anche la Virginia, con 23 mm caduti a Norfolk. La pressione è scesa fino a 1004 hpa sulla terraferma, a Cape Hatteras, e a 1001 hpa in mare, dove le onde hanno raggiunto i 6 metri di altezza.

Per quanto riguarda l’intensità del vento, sono state raggiunte, nelle raffiche, le 61 miglia orarie a Cape Hatteras (alle 16 GMT del 6 maggio), le 54 miglia orarie a Beaufort, le 53 miglia orarie a Cherry Point, tutte nel Nord Carolina.

Tra mercoledì notte e venerdì intensi rovesci hanno colpito la città uruguaiana di Rocha, con 76 mm caduti in 36 ore. La media pluviometrica di maggio è 71 mm.

Sabato 7 maggio, correnti fredde nordoccidentali provenienti dalle Isole Britanniche hanno attraversato la regione francese e germanica, andando ad impattare sul versante nord delle Alpi. Questo si è tradotto in una giornata fredda e piovosa in molte regioni, con neve in montagna a quote neppure molto elevate. Alla Zugspitze, tetto della Germania a 2962 m, sono caduti, fino alle 18 GMT, 3 mm di neve fusa e l’attuale spessore del manto è salito a 365 cm. Sulla montagna gli estremi termici sono stati -9,8°/-5,6°C e le raffiche di vento da nordovest hanno superato le 65 miglia orarie, come pure ai 1493 metri del Feldberg, la cima più alta della Foresta Nera. 9 mm di neve fusa sono scesi anche, a quote molto più basse, ai 1142 metri del Brocken, cima più alta dell’Harz, dove gli estremi termici sono stati -1,6°/1,2°C e il vento da nordovest ha toccato le 50 miglia orarie.

In Austria, oltre che ai 3105 m del Sonnblick, la neve è caduta anche (6 mm di neve fusa fino alle 18 GMT) ai 1621 m di Feuerkogel, dove la massima non ha superato gli 1,8°C (-2,3°C la minima). Anche qui vento forte,con raffiche fino a 74 miglia orarie.

Giovedì e venerdì scorsi piogge molto intense hanno interessato parte della Cina orientale, come pure molte aree della penisola di Corea e del Giappone meridionale. Nella provincia cinese di Guangdong, nel sudest del paese, per esempio, sono caduti 152 mm in 24 ore, tra giovedì mattina e venerdì mattina, ora locale, a Fogang. Hamhung, in Nord Corea, è stata investita da 183 mm nelle 24 ore antecedenti la sera di venerdì, ora locale. Nel sud del Giappone la precipitazione è stata molto notevole a Shionomisaki, nel sud di Honshu (186 mm venerdì), a Owase (97 mm venerdì), a Kagoshima, su Kyushu (118 mm giovedì, ulteriori 5 mm venerdì).

Gran parte dell’Indocina anche venerdì scorso si è trovata sotto una cappa di caldo intenso e afoso, soprattutto in Thailandia. A Prachin Buri, sono stati registrati oltre 41°C di massima, circa 6°C oltre la media del periodo. A Bangkok, capitale del paese, la massima è stata 37,7°C (dopo una minima di ben 29,8°C), ma in considerazione dell’elevata umidità, l’indice di calore ha raggiunto i 56°C.

Venerdì 6 maggio i picchi di caldo nel Sahel sono stati raggiunti nell’entroterra del Senegal, dove Podor ha toccato 45,0°C e Matam 44,6°C. Come accade quasi sempre, molto più fresca Dakar, sulla costa, con una massima di 26,8°C, mitigata dalla brezza oceanica. A Podor maggio è il mese più caldo dell’anno, ma la media delle massime è molto più bassa del valore registrato il 6 maggio, visto che si attesta a 40°C (il record è invece 47°C).

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