In Kamchatka, la penisola vulcanica nell’estremo oriente della Russia, battuto il record mensile di febbraio a Petropavlovsk-Kamchatsky (serie di 120 anni), con 5,3°C registrati il 5 febbraio, giornata tra l’altro molto piovosa con 79 mm registrati tra le 21 GMT del 4 e la stessa ora del 5. Solo nelle prime 2-3 ore la precipitazione è stata nevosa, poi ha piovuto a dirotto con forte vento caldo sa sudest (raffiche fino a 119 km/h) e manto nevoso che è calato in poche ore da 132 a 104 cm.
In altre zone della Kamchatka ha fatto ancora più caldo, col termometro che ha superato i 10°C. Nel villaggio di Ozernovsky, nell’estremo sud-ovest della regione, la temperatura è salita addirittura fino a 15 gradi.
Questa improvvisa ondata di caldo umido, causata da un ciclone che ha richiamato aria subtropicale dal Pacifico, ha comportato il rapido scioglimento dei ghiacci fluviali e della neve, con conseguenti allagamenti e inondazioni. Notevoli i disagi anche alla circolazione stradale e autostradale anche a causa delle continue nevicate che hanno interessato il centro della Kamchatka, con diverse arterie che sono state temporaneamente interdette alla circolazione.
Successivamente, nella giornata dell’8 febbraio, ha ripreso a nevicare anche a Petropavlovsk-Kamchatsky e il manto nevoso è risalito a 112 cm.