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Piogge intense il 3 gennaio nel sud del Brasile

di Giovanni Staiano
06 Gen 2005 - 19:04
in Senza categoria
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L'immagine da satellite, riferita alle 15 GMT del 3 gennaio (fonte www.nrlmry.navy.mil) mostra l'intensa nuvolosità sul Brasile meridionale e sulla Bolivia settentrionale, dove a quell'ora erano in atto precipitazioni intense. La seconda immagine (fonte www.wetterzentrale.de) mostra la distribuzione della pressione al suolo alle 12 GMT di martedì 4 gennaio. Le isobare molto addensate su nord Atlantico, Isole Britanniche, nord della regione francese e regione germanica tutta, stanno a indicare la presenza di venti forti occidentali, con raffiche localmente oltre i 50 nodi.
piogge intense il 3 gennaio nel sud del brasile 2161 1 2 - Piogge intense il 3 gennaio nel sud del Brasile
La temperatura è salita a ben 18,5°C martedì 4 gennaio a Tokyo, sotto l’effetto di venti caldi da sudovest. La temperatura media, riferita ai valori massimi, di Tokyo in gennaio è 8,3°C. Già il 3 gennaio il caldo (Tokyo 13,5°C di massima) aveva fatto brutti scherzi alla neve nel nord del paese. Aomori, nel nord di Honshu, proprio il 3 gennaio ha ricevuto 43 mm di pioggia, con riduzione del manto nevoso da circa 70 cm a 43 cm. Pioggia anche a Sapporo, sulla settentrionale (e in genere nevosissima) isola di Hokkaido. In un articolo di approfondimento sul tempo nella regione, i lettori possono verificare quanto sia poi cambiata la situazione il giorno successivo.

Un’altra faccia di questo caldo nella regione nipponica sono le temperature elevate del 3 gennaio nelle due Coree. Nel nord Pyongyang ha avuto estremi termici 0,4°/2,8°C (media -10°/-1°C) e Wonsan 2,5°/7,9°C (media -5°/1°C). Nel sud 3,5°/4,9°C a Seoul (media -6°/0°C) e 0,8°/9,5°C, nell’estremo sud, a Mokpo (media -1°/5°C, nel sud lo scostamento dalla media è quindi minore).

Piogge intense il 3 gennaio negli stati brasiliani di Sao Paulo, Paranà e Santa Catarina, soprattutto sulle coste, con l’umidità portata dai venti orientali che si è scaricata in intensi rovesci soprattutto dove, come a Florianopolis (dove sono caduti 119 mm), alle spalle della costa le montagne hanno fatto da sbarramento (stau). Segnaliamo anche 47 mm a Santos, 42 a Londrina.

Temporali tropicali hanno portato 81 mm di pioggia sulla città boliviana di San Ignacio de Velasco durante le 24 ore precedenti le 12 GMT di martedì 4 gennaio, quantitativo poco inferiore alla metà della media di gennaio, pari a 181 mm.

Dopo un dicembre relativamente mite nella regione, l’anno nuovo ha portato una invasione di aria fredda nelle pianure occidentali del Canada. Non che dicembre non abbia visto episodi di grande gelo, ma la media del mese è stata rialzata da un paio di potenti riscaldamenti “da chinook”, con temperature anche 11°-12°C al di sopra delle medie del periodo. A Calgary il grande freddo è arrivato giovedì 30, con la massima fermatasi a poco più di -12°C, ben al di sotto del valore medio delle massime di gennaio, pari a -4°C. La temperatura ha continuato a scendere per San Silvestro e Capodanno, con le massime di venerdì 31 e sabato 1 ferme a -14° e -15°C, ma anche domenica la massima non ha raggiunto i -12°C. Freddo ancora più intenso a Edmonton, dove la temperatura, scesa sotto la soglia degli 0°F (-17,8°C) giovedì notte, non è più riuscita a superarla fino al pomeriggio di lunedì 3 gennaio (con punte sotto i -30°C).

La città di Glasgow, nel Montana (USA settentrionali), ha registrato una temperatura minima di -29°C alle 12 GMT di martedì 4 gennaio, circa 12°C inferiore alla media delle minime di gennaio (-17°C). Il giorno precedente, lunedì 3 gennaio, da segnalare, sempre in Montana, la minima di -31,7°C ad Havre.

Altissime le temperature nel Texas meridionale di lunedì 3 gennaio: Brownsville 22,2°/28,9°C (medie 10°/21°C), Corpus Christi 21,7°/27,8°C (medie 7°/18°C), Houston 18,9°/26,1°C. Siamo molti gradi sopra le medie del periodo. E pensare che 9 giorni prima, per Natale, tutta l’area era stata imbiancata dalla neve!

Queste alte temperature texane sono dovute al forte richiamo di aria calda subtropicale innescato dalla presenza, più a ovest, di una profonda depressione che ha portato maltempo in California, soprattutto nel sud (40 mm a Los Angeles, 95 a Malibu), di cui trattiamo in un articolo di approfondimento.

Venti umidi orientali, provenienti dall’Oceano Indiano Meridionale, hanno favorito abbondanti precipitazioni, con 66 mm di pioggia sulla città di Pietermaritzburg nelle 48 ore precedenti le 6 GMT di martedì 4 gennaio. La media di gennaio è 141 mm.

Gli ultimi giorni sono stati molto piovosi nelle isole-stato di Tuvalu, intorno ai 10°S, nel Pacifico Meridionale. A Funafuti sono caduti 162 mm in 18 ore lunedì 3 gennaio, che diventano 175 in 30 ore, comprendendo anche la prima parte di martedì 4 gennaio.

Ancora forti piogge in alcune zone dell’Australia, per lo più nel nord, lunedì 3 gennaio: Horn Island 131 mm, Lockhart River 64, Jervois 82 (questa località è nell’interno, poco a NE di Alice Springs, dove però i mm sono stai solo 5), Territory Grape 64. Lo stesso giorno massima 46,3°C a Dampier.

Alle Far Oer il 4 gennaio temperatura massima di ben 10,4°C, con vento forte da SW (raffiche fino a 56 nodi). Forti correnti da W o SW hanno spazzato buona parte dell’Europa centro-occidentale, esclusa la regione mediterranea. Raffiche a 54 nodi registrate a Grosser Arber (Selva Boema) e Sonnblick (Tauri), 44 nodi a Lerwick (Isole Shetland), 40 nodi a Odense (Danimarca).

Ormai consueto il gelo intensissimo di Erzurum e Kars, nel nordest della Turchia: il 4 gennaio minime -25,5°C e -22,5°C in queste due città che stanno vivendo un inverno terribile, in netto contrasto con la mitezza generale dell’Europa.

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