Nell’ultimo articolo si parlava di benefiche piogge primaverili portate nella regione da un regime atlantico. Una certa instabilità poi ha continuato a permanere a fasi alterne.
Nella giornata di sabato 12 aprile una prima discesa di aria più fredda rispetto a quella giunta nei giorni precedenti, aveva prodotto nuova instabilità e alcune cellule temporalesche sul Veneto centro-orientale e parte del bellunese.
Le località con più accumulo pluviometrico sono state Farra di Soligo con 41.6 mm, 38.4mm a Col Indes e 31 mm a Vittorio Veneto.
Domenica 13 aprile l’instabilità a continuato a regnare nelle stesse zone del giorno precedente, la zona più colpita è stata quella di Portogruaro: 23 mm di accumulo a Lugugnana, 20.2mm a Fossalta. Colpite anche le Prealpi Vicentine ma con accumuli di 10 mm circa.
Nel pomeriggio del 14 aprile, dopo che il sole aveva fatto capolino la domenica pomeriggio e la mattina del lunedì, sulla regione sono giunti nuclei temporaleschi accompagnati da aria più fredda in quota. Gli effetti non si sono fatti attendere, dalle 15 alle 18 in buona parte della pianura più interna si sono avuti temporali a macchia di leopardo anche di forte intensità: toccati i 40 mm di accumuli a Este-Calaone.
Proprio nell’ultima località citata, nella cittadina di Este e in una fascia a SW dei Colli Euganei si è abbattuto un temporale grandinigeno che ha accumulato al suolo anche più di 10 cm di grandine molto fine.
Nella tarda serata e nella giornata del 15 piogge sparse hanno continuato ad imperversare su molte zone della pianura.
La località più colpita dalle precipitazioni il giorno 15 è stata Valdagno (VI) con 34.8 mm, nella stessa provincia Malo ha accumulato 29 mm, Rosà 28.8 mm, Turcati Recoaro 27 mm, molte altre località dell’alto vicentino hanno superato i 20 mm.
Un regime di instabilità organizzata si è instaurato pure in provincia di Venezia: Valle Averto ha toccato i 28.6 mm di accumulo, Mira 26.6mm, Venezia Istituto Cavanis 24.4 mm.
La neve, in un contesto più freddo rispetto alla scorsa settimana, è caduta a quote inferiori ai mille metri, aiutata anche da precipitazioni più convettive.
Stamattina il sole ha fato capolino in molte zone della regione, lasciando spazio alla nostra vista di gustare il bel panorama delle Prealpi imbiancate. Già dalla tarda mattinata però nuova instabilità si sta creando qua e là.