L’autunno non decolla e anzi ora andrà incontro ad una brusca battuta d’arresto, considerando che ottobre vedrà mancare piogge di rilievo forse sin verso fine mese. Eppure la stagione delle piogge sembrava partita in modo incoraggiante. Dopo la lunga estate rovente e siccitosa, settembre aveva mostrato un volto ben più autunnale con temperature fresche e la ripresa delle piogge.
Precipitazioni, a dire il vero, non portate dalle classiche perturbazioni autunnali, ma l’Italia si è trovata comunque nella rotta di numerosi impulsi instabili e l’anticiclone si è tenuto in disparte. La mappa mostra la piovosità di settembre in Europa: le precipitazioni sono risultate nel complesso sopra la norma anche su gran parte d’Italia, sebbene distribuite spesso a macchia di leopardo.
Ci sono però alcune zone dell’Italia dove la siccità si è ulteriormente aggravata ed è doveroso citarle: in particolare tra i settori più penalizzati figurano quasi tutto il Nord-Ovest e parte della Sardegna, ma anche qualche area costiera del medio-alto versante tirrenico. In queste zone ha piovuto anche nel complesso nemmeno la metà rispetto al valore normale climatologico previsto per settembre.
Notiamo poi siccità estrema anche sulla Penisola Iberica, a conferma che la porta da ovest è rimasta comunque sbarrata per le perturbazioni atlantiche. Il flusso di correnti prevalente è risultato spesso da nord/ovest o comunque settentrionale con irruzioni fresche, ma le perturbazioni hanno investito più direttamente le aree balcanico-danubiane dell’Europa.