Durante l’alluvione dell’8 settembre 2003 nella provincia di Taranto alcune stazioni pluviometriche private registrarono punte di 300 mm di pioggia (zona di Mottola), le fonti ufficiali riportano 140 mm a Marina di Ginosa, 115 mm a Taranto e 109 mm a Gioia del Colle.
Mediamente in Puglia cadono dai 400 ai 1100 mm di pioggia all’anno. La zona più piovosa è quella del Gargano, la meno piovosa quella tra Manfredonia e Barletta. Nel barese, cadono mediamente tra i 600 e i 700 mm di pioggia all’anno.
I 161 mm caduti in tre ore nella provincia di Bari durante l’ultimo week-end sono dunque circa 1/4 della pioggia che cade normalmente in un anno nella zona. Tuttavia è da rimarcare come 161 mm in sole tre ore siano un evento che si può definire eccezionale per il luogo.
Va anche detto che negli ultimi tre anni, in Puglia si sono avuti in varie zone ed in diverse occasioni, anche oltre 100 millimetri di pioggia in poche ore. A Bari Palese il 14 novembre 2004 furono registrati oltre 102 millimetri di pioggia in 24 ore (la maggior parte concentrate durante la nottata), ma 163 in due giorni.
Sempre durante l’ultimo fine settimana, precisamente il 22 ottobre, altre piogge intensissime sono cadute sulla zona etnea, specie nella provincia di Catania. A Linguaglossa una stazione del servizio agrometeo siciliano ha registrato ben 263.4 mm, a Taormina 117 mm. La stessa città di Palermo ha registrato intense precipitazioni, con 47 mm caduti alla stazione di Boccadifalco, un dato rilevante per il capoluogo siciliano, pari alla pioggia che cade mediamente durante l’intero mese di settembre e alla metà di quello di ottobre.
Anche la Liguria orientale ha sperimentato piogge di fortissima intensità, in particolare in prossimità di Lerici dove sono caduti 210 mm di pioggia e al Lago Giacopiane, sull’Appennino orientale genovese, dove ne sono caduti 230, in entrambi i casi il 23 ottobre (fonte il servizio meteo idrologico della Regione Liguria). Nella stessa giornata intense piogge, di oltre 100 mm, anche nell’area apuana.
Pochi giorni prima era stata l’area dell’estrema riviera di ponente e relativo entroterra ad essere interessata da forti precipitazioni, fino a 90 mm a Sanremo ma con punte superiori ai 150 mm nelle valli Arroscia e Impero, nella zona alpina della provincia.
Durante il mese sono inoltre da segnalare le piogge spesso violente e concentrate in breve tempo che hanno caratterizzato la zona di Roma. A Fiumicino dall’inizio del mese sono già caduti 152 mm di pioggia, di cui 47 la sola giornata del 20.
L’Italia è un paese soggetto ad eventi estremi, con grossi accumuli in tempi molto concentrati: in Sicilia, specie nella zona orientale dell’isola, dal 2003 ad oggi sono stati diversi gli eventi di pioggia di oltre 100 mm in 24 ore; la stessa Siracusa rammenta un’alluvione (oltre 400 mm in poche ore nei pressi della città).
Nel dicembre 2004 in varie zone della Sardegna orientale caddero piogge dai 200 ai 550 millimetri in una sola notte.
Si ricordano inoltre due anni fa l’alluvione nella Val Canale in Friuli, l’alluvione lampo di Carrara (circa 200 mm in un’ora sui monti alle spalle della città), ed ancora l’alluvione del 2000 nella valle del Po, quella apuana del 1996 (oltre 400 mm in poche ore), quella del bacino del Tanaro (basso Piemonte) nel 1994, di Genova nel 1992 e 1993 (circa 400 mm in poche ore), solo per ricordare le più recenti.
Il caso di Sarno è invece un po’ differente. Le piogge nell’occasione non furono di fortissima intensità e l’origine della tragedia va ricercata soprattutto nella natura lavica dei terreni, oltre che in una cattiva gestione del territorio.
In Italia il record di precipitazione misurato in 24 ore appartiene ad una stazione posta alla periferia nord-occidentale di Genova, dove l’8 ottobre 1970 caddero 948 mm di pioggia. Il record mondiale, sempre nelle 24 ore, appartiene alle isole Reunion, nell’Oceano Indiano, dove ne sono stati registrati oltre 1800 mm. Durante il recentissimo uragano Wilma, in una località messicana ne sono caduti oltre 1600 mm. In Italia precipitazioni simili si sono avute solo nell’arco di tre giorni, 1550 mm nel novembre 1951 a Gairo e in varie località del Gennargentu orientale (Sardegna), e 1850 mm a Sant’Eufemia d’Aspromonte (Calabria).