Piogge torrenziali, alluvionali, hanno investito parte del sudest della Cina dalla fine della scorsa settimana. La città di Heyuan, nella provincia di Guangdong, è stata alluvionata da 548 mm di pioggia, caduti tra sabato mattina e martedì sera, ora locale. Nello stesso intervallo di tempo, nella provincia di Jiangxi, Guangchang ha registrato 411 mm. Segnaliamo anche i 151 mm di Guangzhou registrati tra lunedì e martedì (112 nella sola giornata di martedì) e i 103 mm di Hong Kong martedì.
Gli ultimi giorni, come abbiamo già visto in articoli precedenti, sono stati molto più caldi del normale nel nord dell’India, dove ancora non sono giunte le rinfrescanti piogge monsoniche. Hissar, per esempio, ha registrato temperature massime superiori ai 46°C domenica e lunedì scorsi, confermandosi sopra questa soglia martedì 21 giugno, con 46,4°C di massima (e una minima di 32,8°C). La media delle massime nelle seconda metà di giugno è appena superiore a 40°C.
Lungo le coste centro-meridionali dell’India affacciate sul Mare Arabico, quindi nell’ovest del paese, il monsone è invece ormai in piena attività e ha già dato luogo a piogge intensissime, che vanno spostandosi verso nord. Mangalore, per esempio, è stata inondata da ben 526 mm di pioggia in 3 giorni e mezzo, tra sabato mattina e martedì sera, ora locale. Nello stesso periodo, Goa ha registrato 325 mm, Kozhikode 244 e Cochin 208. Riferendosi al solo martedì 21 giugno questi gli accumuli: Goa 203 mm, Mangalore 130, Kozhikode 74, Cochin solo 8 mm. Da segnalare anche i 138 mm di Ratnagiri e soprattutto i 59 di Bombay, molto più settentrionale delle altre città indicate, a segnalare l’espansione verso nord delle piogge monsoniche.
Caldissimo il mercoledì 22 giugno in Uzbekistan, con questi valori massimi: Buhara 46,0°C, Termez 45,7°C. Samarcanda (700 m) 40,0°C, Tashkent 39,3°C. Sono temperature fra 5° e 10°C più elevate delle medie stagionali. A livello di record, queste terre aride sanno fare “di meglio”, visto che il record di giugno di Termez è 50°C e quello di Tashkent 42°C.
Lunedì 20 giugno è stato insolitamente caldo, in parte dell’Ontario orientale, in Canada. A Timmins, per esempio, la massima ha sfiorato i 33°C, mentre la media delle massime del periodo è di circa 22°C. All’estremità sudoccidentale della James Bay, nello stesso giorno, Moosonee ha quasi raggiunto i 32°C, quasi 14°C al di sopra della media.
Andalusia più arroventata del solito mercoledì 22 giugno, con temperature massime diffusamente oltre i 40°C. Alcuni esempi: Cordoba 41,5°C, Siviglia 40,3°C.
Martedì 21 giugno è stato un giorno rovente in gran parte del Marocco. Massime 41,5°C a Marrakesh (umidità all’8% al momento del massimo termico, con dew point 1°C), 40,7°C a Fes, 39,0°C a Rabat, 37,8°C a Casablanca. E l’effetto del chergui, il vento da nordest, che proviene caldo dal deserto e ancora più caldo, guadagnando in temperatura per effetto favonico, scende dall’Atlante. Marrakesh ha una media delle massime di 30°C e un massimo storico di 43°C in giugno. Rabat, la cui media è 23°C, ha superato il massimo storico di giugno di 38°C..
La base giapponese di Syowa, sulla Prince Olav Coast, nell’Antartide orientale, è stata battuta da forti venti lo scorso martedì. Il vento sostenuto ha soffiato con velocità oscillante tra 45 e 70 miglia orarie. La neve sollevata dal vento ha ridotto fortemente la visibilità, mentre la temperature era intorno -5°/-6°C.