Piogge abbondanti tra Austria orientale e Ungheria martedì 23 ottobre. Tra le 18 GMT di lunedì e la stessa ora di martedì, in Austria, registrati 60 mm a Eisenstadt, 39 a Vienna/Schwechat, 28 a Vienna/Hohe Warte, 36 a Bratislava (la capitale slovacca è a pochi chilometri dal confine austriaco). Nello stesso periodo, in Ungheria sono stati registrati 43 mm a Gyor e 28 a Miskolc. Piogge intense anche in Romania, con, nelle solite 24 ore, 41 mm a Bacau, 38 a Galati, 36 a Botosani.
Con i 7 mm di neve fusa cadute in queste ultime 24 ore, è ulteriormente cresciuto il manto nevoso a Feuerkogel, montagna del Salisburghese alta 1621 m, dove l’altezza della neve è salita a 75 cm, più che al ben più alto Sonnblick, nei Tauri (qui la neve è alta 65 cm). La neve è caduta, a tratti, nella giornata di martedì anche a Innsbruck e Salisburgo.
La depressione sui Balcani ha richiamato aria calda su Turchia e Cipro, dove martedì ha fatto localmente molto caldo. Alcune massime registrate in Turchia: Adana e Urfa 31,0°C, Silifke 30,9°C, Gaziantep 29,8°C, Iskenderun 29,6°C. A Cipro, 31,0°C ad Athalassa, 29,5°C a Paphos, 28,7°C a Larnaca.
Ormai è l’ora dei “-20°C” anche in Alaska. Lunedì il “muro” in questione è stato sfondato a Fairbanks, dove la minima è stata esattamente -20,0°C, mentre Fort Yukon si è fermata a -19,0°C.
Domenica e lunedì sono stati giorni insolitamente caldi per il periodo in parte del Canada sudorientale, specie nel sud di Ontario e Quebec. Toronto, in Ontario, principale città del paese, è salita fino a 26°C domenica e 25°C lunedì. Montreal, la più grande città del Quebec, ha registrato rispettivamente 23° e 26°C domenica e lunedì, mentre la media delle massime della terza decade di ottobre è 11°C.
Dagli Stati Uniti giungono ancora notizie drammatiche circa gli incendi che dallo scorso week end percorrono vaste aree della California meridionale. La mancanza delle piogge, che ha reso la vegetazione particolarmente secca, e la presenza di forti venti secchi (il Santa Ana giunge infuocato dai deserti dell’entroterra), rende le operazioni di spegnimento alquanto ardue. Più di 250000 le persone sfollate, accertata una vittima mentre alte 13 risultano ferite. 600 le abitazioni incenerite, 100 i locali commerciali andati in fumo. Più di 1000 i km quadrati andati in fumo, per quello che è senza dubbio il bilancio più tragico della storia californiana in tema di incendi.
Ko Samui, in Thailandia, è stata inondata da 183 mm di pioggia in 48 ore, tra domenica sera e martedì sera, ora locale. Ko Samui è un’isola frequentata dal turismo, situata nel Golfo del Siam, al largo della Penisola di Malacca.
Torniamo sulle piogge torrenziali che hanno interessato parte dell’Indonesia occidentale tra il weekend e i primi giorni di questa settimana. A Sibolga, per esempio, 417 mm sono stati registrati tra sabato mattina e martedì sera. Ottobre è il mese più piovoso a Sibolga, con una media di 485 mm.
Kiko si sta indebolendo sulla parte est del Pacifico Settentrionale. Martedì alle 15 GMT era ormai una semplice depressione tropicale, accompagnata da venti sostenuti che non superavano i 46 km/h, centrata a 18,6°N 113,0°W, presso le isole Revillagigedo. Kiko si muoveva verso ovest, indebolendosi ulteriormente, cosa che continuerà a fare anche domani, spostandosi ancora verso ovest-nordovest, in mare aperto.