Gli ultimi giorni sono stati molto piovosi in varie zone della Thailandia e l’isola di Phuket, a ovest della Penisola di Malacca, frequentata meta turistica, devastata a dicembre dallo tsunami, non ha fatto eccezione. Sono caduti infatti 157 mm nelle 54 ore comprese tra il mezzogiorno di sabato e la sera di lunedì, ora locale.
Il sudest della Cina ha avuto abbondanza di precipitazioni temporalesche. Domenica 8 maggio, per esempio, Tongdao, nella provincia di Hunan, è stata interessata da 119 mm di pioggia, mentre Luodian, nella provincia di Guizhou, ne ha ricevuti 81. Le piogge sono state ancora più intense nella provincia di Guangdong, Qui, nelle 36 ore comprese tra domenica mattina e lunedì sera, ora locale, 160 mm sono caduti a Xinyi e 137 a Guangzhou. Erano almeno 50 anni, secondo i meteorologi cinesi, che le piogge non erano così intense in maggio nel sud della Cina.
La città pakistana di Karachi è stata interessata da temperature particolarmente elevate nella giornata di lunedì 9 maggio. La temperatura massima è “volata” a 40°C, 6°C in più di quella registrata il giorno precedente. L’impennata del termometro è stata accompagnata da un crollo dell’umidità relativa, che è scesa fino al 9%, mentre domenica era sempre stata superiore al 54%. La città in genere è interessata da venti da sudovest provenienti dal Mare Arabico (che mitigano i valori termici ma rendono il caldo afoso) in tutti i periodi dell’anno, ma la situazione barica di lunedì nella regione ha inibito il vento di mare, mentre ha attivato venti caldi e secchi da settentrione, che hanno sospinto verso Karachi l’aria torrida del deserto del Belucistan. La temperatura minima di lunedì è stata di 24°C. Solo pochi giorni fa, a fine aprile, un evento più anomalo che aveva interessato il Pakistan erano state le piogge intense, ben più del normale, nel nord del paese, fino alla regione di Lahore. I meteorologi stanno cercando di capire se queste piogge fuori stagioni possano influenzare, ed eventualmente in che modo, la ormai prossima stagione del monsone.
Un uomo è morto e due sono stati feriti seriamente lunedì 9 maggio a Hong Kong, investita da venti con intensità da uragano che hanno sollevato 23 container giganti. L’uomo deceduto si trovava nel suo camion al terminal dei containers, quando il camion è stato schiacciato da tre di questi contaners, mentre infuriava un violento temporale, con raffiche di vento fino a 83 miglia orarie. Anche i due feriti gravi, uno in particolare è in condizioni critiche, erano camionisti, anch’essi schiacciati nei loro mezzi dai containers sollevati dal vento. Venti così violenti non sono frequenti a Hong Kong, e oltretutto, secondo le ricerche del locale Osservatorio, il forte sviluppo urbano degli ultimi decenni ha probabilmente causato (o almeno ne è stato una concausa) la diminuzione della ventosità media registrata negli ultimi 20 anni, al ritmo di un calo di velocità di oltre 1 miglio per decade.
Domenica scorsa, 8 maggio, una buona parte dello Yukon nordoccidentale, nel nord del Canada, ha vissuto una giornata estiva. Dawson, per esempio, ha quasi raggiunto i 24°C, 11°C al di sopra della media del periodo. A Whitehorse, capitale e città più grande della provincia, i quasi 22°C si sono attestati a neppure 2°C dal record storico riferito alla data dell’8 maggio.
Nell’estremo sudest del Canada, nello stesso momento, ovvero durante il weekend, una tempesta ha portato piogge molto intense in parte della Nuova Scozia, come già accennato in altro articolo. Halifax, capitale della provincia, ha ricevuto, nelle varie stazioni meteo cittadine, da 69 a 94 mm di pioggia nelle 48 ore tra la mattina di sabato e quella di lunedì, contro una media mensile di 109 mm. A Western Head sono caduti 114 m, quasi tutti nelle 24 ore tra sabato mattina e domenica mattina, ora locale.
Già ieri abbiamo scritto dei 131 mm caduti in 24 ore a Florianopolis, città nella parte orientale dello stato di Santa Catarina, nel sud del Brasile. La precipitazione è avvenuta tra la mattina di domenica 8 maggio e le prime ore di lunedì 9, ora locale, e la sua eccezionalità è dimostrata dal fatto che il singolo episodio ha portato più pioggia di quanta non ne cada mediamente in tutto il mese di maggio (la media mensile è 107 mm).
Lunedì 9 maggio, la neozelandese Isola Stewart è stata investita da forti venti. A South West Cape, il vento sostenuto ha aumentato la sua velocità durante il giorno, passando dalle iniziali 40 miglia orarie a 60 miglia orarie.