L’instabilità termoconvettiva, che interessa l’Italia, è dovuta al passaggio di una lieve ansa depressionaria sui mari meridionali, associata ad aria più fresca in quota. Buone notizie giungono per l’imminente festività ferragostana, in quanto il lieve cavo d’onda si porterà verso la Grecia e la Penisola Balcanica, come mostra in maniera esaustiva la mappa in basso. L’alta pressione riprenderà così forza sul bacino centrale del Mediterraneo, mentre il flusso atlantico si limiterà a non sconfinare oltre le nazioni centrali europee.
Lievi infiltrazioni instabili atlantiche seguiteranno a lambire la cerchia alpina: un tentativo d’erosione anticiclonica è atteso per lunedì 17 Agosto, ma tenderà ad andare a vuoto limitandosi a produrre forse una lieve recrudescenza dei rovesci temporaleschi sui settori alpini e prealpini.
I disturbi atlantici oceanici saranno di poco conto, infatti nel corso della prossima settimana assisteremo ad una netta spinta anticiclonica in direzione di tutta l’Europa Centro-Occidentale, che chiuderà ancor più la porta al flusso atlantico, costringendolo a viaggiare a latitudini ancor più elevate. Questa spinta anticiclonica di matrice subtropicale sarà causata dal trend ciclonico in Aperto Atlantico che tenderà a scavare una saccatura. Le mappe sotto si riferiscono al 20 Agosto: nella seconda immagine è molto interessante notare la risalita d’aria molto calda all’altezza di 850 hPa sull’Europa Occidentale, con isoterme pari o superiori ai +20°C. I valori saranno un po’ più bassi sull’Italia, ma avremo una significativa accentuazione del caldo per la maggiore forza anticiclonica che porterà ad un’inevitabile costante compressione della massa d’aria verso il basso.
Poche le novità sul lungo termine, se non un ridimensionamento della spinta anticiclonica verso l’Europa Centrale. Tuttavia, sul bacino del Mediterraneo seguiterà l’azione combinata dell’anticiclone oceanico, supportato da una parziale componente sub-tropicale. La stabilità sarà la parola d’ordine anche dopo il 20 Agosto.