La situazione sinottica sull’Italia vede il centro-nord interessato da un passaggio frontale piuttosto modesto, che fa capo ad una nuova onda ciclonica protesa dalle Alpi orientali alle regioni centrali. Anche a livello del suolo è in atto un parziale temporaneo indebolimento del campo di pressione, con lieve relativo minimo barico di 1012 hPa in prossimità della Corsica.
Tale onda debolmente perturbativa si spingerà rapidamente verso sud, ove si unirà al debole vortice in colmamento presente sul canale d’Otranto, che sarà dunque rialimentato dal nuovo affondo con aria fresca in quota.
Gli effetti della perturbazione attualmente in transito sono piuttosto effimeri: al momento la parte più attiva del ramo frontale interessa le regioni centrali, con fenomeni precipitativi concentrati tra bassa Romagna, Toscana, Umbria e Marche.
I fenomeni più consistenti interessano la costa della Toscana, come peraltro era in previsione: attività temporalesca in particolare sta tuttora interessando la costa Livornese e le colline Metallifere.
Quale evoluzione in breve? Nel corso della serata e della nottata riprenderà l’aumento della pressione a tutte le quote a partire dal nord, mentre l’onda ciclonica in evoluzione verso sud-est colpirà in maniera più diretta il versante Adriatico, con precipitazioni dalle Marche al Gargano, e rovesci giungeranno anche sulle coste del basso Tirreno.
Tale situazione farà da apripista ad una giornata festiva che vedrà rapidamente un miglioramento generalizzato delle condizioni meteorologiche anche sulle regioni centrali, mentre rovesci e temporali intermittenti si andranno a concentrare al sud e sulla Sicilia, in particolare le aree del basso Tirreno.
Nel contempo, a partire dalla giornata di domani l’Alta Pressione, di matrice sub-tropicale in quota, che dominerà la scena su gran parte dell’Europa centro-occidentale (compreso il centro-nord dell’Italia), creerà un ponte con l’Anticiclone Russo, tagliando così ogni rifornimento freddo al vortice in isolamento tra Ionio e Penisola Ellenica.
Per l’inizio settimana viene dunque sostanzialmente confermato il muro d’acciaio che le Alte Pressione ergeranno sull’Europa centro-orientale e sull’Italia: sulla nostra Penisola gli unici disturbi al clima stabile, saranno riconducibili a lieve instabilità derivante dalla goccia fredda in colmamento e graduale allontanamento verso il Mediterraneo orientale.
Un probabile cambiamento non si avrà prima di metà della prossima settimana, quando la spinta di una saccatura depressionaria oceanica dall’Iberia proverà a mettere alla prova la resistenza dell’Anticiclone sul Mediterraneo centro-occidentale, che non sarà così difficile da erodere, considerando che i massimi barici si concentreranno verso le elevate latitudini, tra Penisola Scandinava e Russia.