LA SITUAZIONE METEO IN EUROPA – Persiste l’influenza delle depressioni nord-atlantiche su parte del Continente, come evidente dall’impronta instabile-perturbata sulle nazioni occidentali e parte di quelle centrali. Sono gli effetti del nuovo vortice ciclonico, seguito alla tempesta di Natale: stavolta è “Erich” (così denominato da Berlino) a determinare ancora maltempo e venti localmente ancora molto sostenuta, con il perno della bassa pressione che si è andato a collocare, più attenuato, sul Mare di Norvegia. La contrapposizione fra questa depressione e l’anticiclone delle Azzorre, situato a ridosso della Penisola Iberica, ha esaltato ancora la ventilazione con raffiche superiori ai 120/130 km/h su Regno Unito e Norvegia, oltre che su località montane alpine e del Centro Europa. Tra le Isole Britanniche, l’ovest della Francia e la Penisola Iberica notiamo la tipica nuvolaglia frammentata riconducibile alla discesa di correnti più fredde in quota d’estrazione polare-marittima.
NUOVO PEGGIORAMENTO SULL’ITALIA – La perturbazione atlantica, nient’altro che la coda della depressione con perno sul Mare di Norvegia, ha raggiunto le regioni dell’Italia Nord-Occidentale, determinando le prime precipitazioni su Piemonte, Valle d’Aosta, Liguria e Lombardia. Nevica sui rilievi mediamente oltre i 700-1000 metri, ma non si escludono sconfinamenti a quote più a basse con il transito della parte più attiva del fronte. Il resto dell’Italia attende il peggioramento e ha potuto pertanto godere di una relativa tregua soleggiata specie sulle regioni meridionali, dove si sono attenuati gli ultimi strascichi instabili legati alla vecchia circolazione perturbata trasferitasi verso il Mediterraneo Occidentale. Le prime nubi più compatte, legate alla nuova circolazione, si sono affacciate verso la Toscana, il Lazio e la Sardegna, per effetto dell’aria umida richiamata dall’avvicinamento della perturbazione.
PERTURBAZIONE IN ROTTA VERSO SUD/EST – Per domenica i fenomeni tenderanno a propagarsi verso il Nord-Est, le regioni del medio-alto versante tirrenico e a seguire il Centro-Sud. Sarà un’evoluzione abbastanza lenta, con la localizzazione ad inizio settimana delle precipitazioni al Sud e Medio Adriatico, ove verrà richiamata aria più fredda da nord.