Negli ultimi giorni avrete letto svariati editoriali focalizzati sul lungo termine. E spesso sono gli articoli con le maggiori letture, perché si va alla ricerca di elementi nuovi, che destino l’interesse dei meteo appassionati. Di tutti coloro che riconoscono alla meteorologia il ruolo di scienza inesatta, che si cimentano ogni giorno alla lettura delle carte, alle interpretazioni dei colori, dei movimenti delle varie figure bariche sullo scacchiere europeo. Poi magari c’è chi non si limita ad osservare quanto accade e potrebbe accadere ai piani più bassi dell’atmosfera, ma si spinge verso l’alto, verso quella che in gergo viene definita “stratosfera”.
A queste altezze i movimenti cambiano, magari sono più facilmente interpretabili e ci si avvale di queste analisi per cercare di carpire le evoluzioni a lunghissima gittata. Dai 10 ai 15 giorni, talvolta anche più. Le dinamiche a queste quote si propagano poi verso il basso, ma in modi che spesso sono imprevedibili e che vanno studiati in ogni minimo particolare. E chi ultimamente s’è cimentato in tal materia non resterà certo stupito nell’osservare la crisi della circolazione atlantica.
Nei prossimi giorni campi anticiclonici di una certa consistenza si genereranno alle alte latitudini e quando ciò accade il gelo, quello vero, si impossessa di vaste zone del Continente europeo. E’ certo che la prossima settimana un sensibile raffreddamento interesserà la Russia europea e oggi i modelli ci propongono le prime azioni cicloniche retrogressive. Quelle che per intenderci si muovo da est verso ovest. Alcune di queste, per ora ancora fragili, potrebbero giungere sull’Italia causando un ingresso di aria fredda da est e dell’instabilità sui versanti adriatici. Ma andiamo con ordine.
Domani sarà una giornata variabile, un po’ dappertutto. La nuvolosità si accrescerà al Nord a causa del respiro umido atlantico. Fin dal mattino potranno esservi deboli fenomeni sui monti della Valle d’Aosta, nevosi oltre i 1600 m di quota. Poi si estenderanno ai rilievi settentrionali piemontesi, mentre qualche piovasco si affaccerà sulla Riviera ligure centro orientale e sull’alta Toscana. Di notte questi stessi piovaschi potrebbero raggiungere le zone più meridionali delle pianure piemontese e lombarda. Sul resto d’Italia, detto dell’alternanza tra sole e parziali annuvolamenti, non dovrebbero esservi fenomeni significativi a parte qualche isolata spruzzata di neve sui confini alpini del Triveneto.
Lunedì al Nord transiterà una nuova perturbazione atlantica che determinerà un peggioramento. I fenomeni interesseranno un po’ tutte le regioni, in modo particolare il Levante Ligure, la Lombardia e il Triveneto. La neve cadrà sui rilievi alpini in genere al di sopra dei 1700/1800 m. Il passaggio del sistema frontale causerà un aumento della nuvolosità anche al Centro, ma se si esclude qualche debole pioggia sull’alta Toscana, non servirà l’ombrello. Al Sud e nelle Isole ci sarà un po’ più di sole e il clima sarà tutto sommato gradevole. Da segnalare la circolazione dei venti, che si disporrà nuovamente dai quadranti sud occidentali.
Martedì, al seguito del passaggio perturbato, si attiveranno forti correnti occidentali tranne al Nord, ove invece vi sarà una sostenuta circolazione settentrionale che porterà il foehn – e quindi un miglioramento già dal mattino – sul Nordovest e la Bora – in serata – sull’alto Adriatico. Il tempo si manterrà variabile sul Triveneto, con deboli precipitazioni nevose su Alpi e dal pomeriggio vi saranno dei rovesci su coste adriatiche sino alle Marche. Tempo relativamente variabile anche sulle Centrali e nel corso della mattinata potrebbe esserci qualche debole pioggia sull’Appennino Toscano. Sul resto della Penisola si alterneranno spazi di sereno a parziali annuvolamenti, che non produrranno alcun genere di precipitazione.
Mercoledì un nucleo instabile, alimentato da aria fredda, potrebbe giungere al Sud causando condizioni di instabilità sin sulle regioni del Medio Adriatico e nelle aree settentrionali della Sicilia. Si attiveranno sostenute correnti orientali, decisamente più fresche e in Appennino ci saranno delle nevicate. Altrove il tempo sarà tutto sommato buono. Per giovedì si prevedono condizioni di variabilità a seguito di una circolazione piuttosto fresca di tipo orientale.