Le Alte Pressioni non ne vogliono proprio sapere di dirigersi in Italia, le figure stabilizzanti più importanti sono presenti sull’Europa centro settentrionale ove il tempo, da qualche giorno, s’è fatto bello e si assaporano i primi tepori primaverili. L’esempio più eclatante è rappresentato dalle Isole Britanniche, ove si ebbe un ritorno dell’Inverno che caratterizzò il periodo Pasquale e venne a seguito di un Inverno che verrà annoverato come uno dei più freddi degli ultimi 50 anni. Spesso succede che quando gli anticicloni si dirigono così a nord, più a sud si manifestano condizioni di maltempo legate o alla presenza del flusso perturbato proveniente dall’Atlantico, oppure a figure cicloniche alimentate da aria fredda.
Nell’ultima settimana si è manifestata la seconda condizione, un blocco d’aria fredda si mise in moto dalla Russia e rapidamente si diresse verso ovest convogliando parte del freddo sull’Italia. Nacque così quel peggioramento che nello scorso week-end portò un repentino raffreddamento, i cui effetti si tradussero in marcata instabilità e col ritorno della neve sui rilievi, anche a quote che per la stagione possono considerarsi veramente basse. Ora l’assenza dell’Alta Pressione è risultata responsabile del mantenimento di condizioni meteorologiche incerte, spesso instabili e quindi caratterizzate da scrosci di pioggia, qualche temporale e altre nevicate sui monti.
Anche ieri non sono mancate le precipitazioni e oggi, come si apprenderebbe osservando rapidamente l’istantanea satellitare mattutina, vi sono aree peninsulari ricoperte da nubi e che ben presto vedranno riapparire i fenomeni. Le nubi più consistenti sono presenti al Nordest e ancor più corpose in Sardegna. Si tratta di sistemi di diversa origine: le prime risultano legate alla residua circolazione d’aria fredda, le seconde rappresentano un’assoluta novità, ossia si tratta di una copertura nuvolosa africana legata a una perturbazione che in giornata transiterà tra le Isole e si dirigerà verso l’estremo Sud.
Nel momento in cui vi scriviamo sono segnalate delle piogge nel Veneziano, prologo dell’instabilità che nelle prossime ore si manifesterà in molti settori del Triveneto. Gli scrosci di pioggia interesseranno in particolare le aree montane, ma potranno esservi degli sconfinamenti anche verso le pedemontane e nel Friuli Venezia Giulia non si esclude la possibilità di qualche pioggia anche sulle coste. Nubi che nelle ore più calde dovrebbero comunque accrescersi anche sulle restanti montagne dell’arco alpino, ciò nonostante la probabilità che possano esservi precipitazioni sembra piuttosto blanda, perlomeno nelle zone di ponente.
E sempre al pomeriggio assisteremo all’incremento della nuvolosità anche sulla dorsale appenninica, che andrà a tradursi in una locale instabilità sia sui versanti Adriatici che in quelli tirrenici. Attualmente in molti di questi settori è presente il sole, così come su buona parte del Nordovest. Nelle regioni Meridionali stanno transitando nubi stratiformi, anche in Sicilia e su gran parte della Sardegna. Il territorio sardo verrà raggiunto ben presto da scrosci di pioggia ascrivibili alla perturbazione africana e che dovrebbero interessare principalmente le zone meridionali. Rispetto a ieri sembra però che le piogge siano in grado di penetrare su parte del centro isolano, ma di sera si avrà comunque l’esaurimento della fenomenologia un po’ ovunque.
Fenomeni che nella seconda parte della giornata raggiungeranno la Sicilia, quasi esclusivamente le aree di ponente e quelle settentrionali, mentre nel corso delle ore serali si affacceranno verso il Sud, in modo particolare su Campania e Basilicata. Concludiamo sottolineando che anche in questa circostanza non mancheranno precedenti scrosci di pioggia ad evoluzione diurna, concentrati principalmente in zone interne e a ridosso dei rilievi dell’Appennino.