Abbiamo scelto di affidare la nostra analisi all’immagine proveniente dal satellite MeteoSat, relativamente alle prime luci del mattino. Per comprendere quel che sta accadendo, è necessario varcare i confini nazionali e visionare l’Europa intera. Balza subito all’occhio l’ampio sistema nuvoloso che, dopo aver attraversato l’Europa centro occidentale, ha incontrato l’ostacolo eretto dalla barriera alpina.
La perturbazione, che presto scavalcherà i rilievi e si getterà con impeto nel Mediterraneo, è nata sul Mare del Nord. Tra la Scandinavia e le Isole Britanniche è presente un’ampia struttura ciclonica, che trae linfa vitale dall’aria fredda proveniente dall’Artico.
Nel suo passaggio sull’Europa, la perturbazione ha provocato violenti temporali e furiose grandinate. Le precipitazioni più intense sono scaturite dal contrasto termico tra l’aria d’estrazione Artica, in rapido scivolamento verso sud, e l’aria calda preesistente. Rammentiamo che l’Anticiclone, prima ancora di riportare il bel tempo sul nostro paese, interessò gran parte delle Nazioni centro occidentali europee.
Lecito domandarsi se i fenomeni assumeranno la stessa intensità anche da noi. La risposta, purtroppo, è sì. Presto osserveremo la nuvolosità discendere dalle Alpi ed apportare piogge piuttosto intense in Lombardia, nel Levante Ligure, su tutto il Triveneto e sull’Emilia Romagna. Avrete capito che anche nel nostro caso, assumeranno sovente carattere di rovescio o temporale. C’è il rischio, è bene sottolinearlo, di locali nubifragi. Soprattutto sul Friuli Venezia Giulia.
Al nordovest, a seguito dell’ingresso dei venti secchi di foehn, la situazione è destinata a migliorare rapidamente e già nel pomeriggio si apriranno ampi rasserenamenti. Allo stesso tempo si intensificherà il vento, con forti raffiche favoniche sino alle alte pianure e la Tramontana che soffierà con impeto sulla Liguria. A est, invece, dalla sera irromperà la Bora e caleranno bruscamente le temperature. Visto il tipo di circolazione, sui versanti nord delle Alpi si verificheranno precipitazioni localmente abbondanti da effetto stau. Tornerà la neve, in genere oltre i 1700/1800 metri.
Nella seconda parte del giorno ecco che il peggioramento comincerà ad estendersi sul centro Italia, coinvolgendo dapprima Toscana e Marche, in seguito Umbria, Lazio e Campania. Anche in questo caso avremo delle precipitazioni a carattere temporalesco. Non escludiamo la possibilità di qualche acquazzone sulla Sardegna occidentale, ovvero nel versante più esposto all’impetuoso Maestrale.
Se è vero che al nord avremo venti settentrionali, nelle altre regioni si assisterà all’intensificazione dai quadranti occidentali. Ecco perché i fenomeni, inizialmente, si focalizzeranno maggiormente sui versanti tirrenici. Concludiamo con le temperature, che saranno in calo al nord, su parte del centro e sulla Sardegna, mentre altrove resteranno grosso modo invariate. In Sicilia e all’estremo sud continuerà a far caldo, con punte localmente superiori ai 30°C.