L’elemento saliente a breve termine.
Avremo condizioni di tempo instabile, in graduale trasferimento verso Sud. L’aria fresca che raggiunge le nostre regioni, porterà alal formazione di celle temporalesche di debole o moderata intensità. Un campo di alta pressione in affermazione sull’Europa centro orientale, porterà all’isolamento di una nuova goccia fredda in quota tra Balcani e Grecia, così che le nostre regioni meridionali verranno penalizzate dall’instabilità.
L’elemento saliente a medio termine.
La nuova settimana sarà caratterizzata da un generale miglioramento delle condizioni meteorologiche, frutto dell’alta pressione continentale presente sull’Europa Centrale. In Oceano, invece, un nuovo cavo d’onda, ciclonico, favorirebbe un blando contributo subtropicale in quota alla struttura anticiclonica presetne sulle nostre regioni. Temperature pertanto previste in aumento, ma i valori non varcheranno la soglia della normalità stagionale, se non localmente al Centro Sud.
L’elemento saliente a lungo termine.
Il lungo termine sembra destinato ad apportare poche variazioni. Le due figure anticicloniche dominatrici della scena europea resteranno pressochè stabili, anche se un movimento verso Est della figura stabilizzante continentale andrebbe a favorire la progressiva traslazione dell’onda ciclonica depressionaria verso il Mediterraneo.
Il trend a lungo termine:
Lo scenario proposto rappresenta fedelmente quanto accaduto nel corso del primo scorcio d’ottobre. Onda ciclonica atlantica in possibile ingresso nel Mediterraneo e successivo isolamento si una goccia fredda in quota sui nostri mari, con conseguente instabilità da Nord verso Sud.
Elementi di incertezza: Come consuetudine, l’interrogativo maggiore riguarda il movimento delle suddette figure anticicloniche, dal quale dipenderà, inevitabilmente, lo spostamento ad Est della nuova ondulazione oceanica.
Fattori di normalità climatica:
Gli eccessi termici verso l’alto stanno caratterizzando questo primo scorcio stagionale. La cronaca meteo degli ultimi giorni riporta l’abbattimento di record che resistevano da anni ed anni.
Tuttavia, se tale dovesse rivelarsi lo scenario, le temperature potrebbero oscillare all’interno di un range definibile “normale”. Naturalmente, come detto precedentemente, si potrebbero verificare locali eccezioni, seppure limitate come entità, verso l’alto.
Focus: evoluzione sino al 17 ottobre 2006
Il breve termine sarà caratterizzato da tempo moderatamente instabile al Sud e parte delle centrali Adriatiche, complice la vasta goccia fredda in quota che andrà ad interessare principalmente la Grecia ed i Balcani. Causa di tutto ciò imputabile al campo di alta pressione atteso sul Centro Europa, sul cui bordo orientale scorrerà appunto aria più fredda. Sui settori occidentali della Penisola, invece, avremo un progressivo miglioramento per l’avanzata di un promontorio di alta pressione dalla Penisola Iberica.
Alta pressione che, col passare dei giorni, acquisirà forza anche grazie al probabile contributo in quota di matrice subtropicale, innescato a sua volta da una nuova onda depressionaria in scivolamento dal Nord Atlantico verso il Portogallo. Avremo pertanto tempo sostanzialmente stabile, tuttavia, specie al Sud, potranno esservi deboli infiltrazioni orientali con possibilità di locali manifestazioni instabili.
Evoluzione sino al 22 ottobre 2006
Il prosieguo sembra proporre il remake di quanto accade in queste ore. Ossia l’onda depressionaria in Oceano prevista in progressivo movimento verso le nostre regioni. Ecco pertanto che potrebbe manifestarsi un nuovo peggioramento ad iniziare dai settori occidentali del Centro Nord, in spostamento poi sul resto della Penisola. E vista la persistenza di certe configurazioni bariche, non escludiamo la formazione di una nuova goccia fredda sui nostri mari, foriera d’instabilità.
In conclusione.
Quel che si evince dall’analisi odierna, in contrapposizione con quanto appariva probabile fino a qualche giorno fa, è la mancanza della prima versa fredda di stampo autunnale. Non vi saranno difatti decisi scambi meridiani, tali da portare il primo freddo in direzione del Mediterraneo. Perlomeno fino alla metà del mese.