Ci risiamo: dopo l’appendice d’estate settembrina, un nuovo guasto meteo autunnale si affaccerà nel cuore della settimana appena iniziata, con temperature che scenderanno in picchiata. La perturbazione nord-atlantica, prevista in veloce transito sulle nostre regioni, sarà seguita da correnti piuttosto fresche settentrionali, provenienti direttamente dalla Groenlandia. Inevitabile sarà quindi il tracollo termico, anche di 9-10 gradi ed oltre soprattutto al Nord-Est e lungo le zone alpine. In montagna la sfuriata perturbata riporterà la neve, anche a quote più basse rispetto a quanto avvenuto nel precedente episodio perturbato. Sarà probabilmente questo il colpo di grazia all’estate? Non è detto, ci potrebbero ancora essere scampoli di bel tempo e temperature elevate (per il periodo).
La mappa in basso (fonte www.meteogiornale.it/mappe-modelli-meteo) mostra la variazione delle temperature (all’altezza geopotenziale di 850 hPa), incentrata tra mercoledì e giovedì, rispetto al contesto attuale: notiamo la diminuzione termica più accentuata sulle regioni del Centro-Nord e soprattutto a ridosso dell’Arco Alpino, dove si addosserà la maggior parte dell’aria fredda nordica. In questo contesto le regioni del Sud saranno ancora in attesa del calo termico, che dilagherà rapidamente nei giorni successivi. In queste prime fasi di cambio stagionale, prevalgono le brusche variazioni per effetto di alcune discese fredde dalle alte latitudini: mancano le classiche incursioni perturbate atlantiche pilotate da correnti miti occidentali.