Un’area ciclonica si appresta a portare un parziale peggioramento, mettendo così temporaneamente fine alla fase di tempo stabile e soleggiato. Attualmente i nuclei temporaleschi sono in azione ancora fra le Baleari e la Spagna Orientale, ma nel loro movimento verso est faranno sentire i propri effetti ad iniziare dalla Sardegna questa notte, come mette chiaramente in evidenza la mappa WRF di previsione delle precipitazioni fino alle ore 8 di domattina.
Focalizziamo l’attenzione sull’evoluzione fra giovedì e venerdì, quando il nocciolo d’instabilità tenderà lentamente a portarsi verso est, facendo estendere il peggioramento a carattere instabile verso le regioni centrali e soprattutto meridionali della Penisola. Nella prossima mappa vediamo chiaramente la posizione del nocciolo ciclonico in quota sul Tirreno Centrale per le prime ore di venerdì: si tratterà di un vortice supportato da aria calda anche ai piani più alti troposferici.
In base alle attuali proiezioni WRF, avremo un significativo approfondimento del nocciolo depressionario anche a livello del suolo, grazie all’alimentazione dei notevoli apporti di vapore rilasciati dalla superficie del mare. Il probabile significativo approfondimento del minimo barico lo possiamo apprezzare al meglio scrutando la carta di previsione dei venti, valida per la mattinata di venerdì: in questo frangente possiamo notare i forti venti, previsti in rotazione antioraria attorno al perno ciclonico sul Tirreno.
Nel fine settimana l’area d’instabilità tenderà progressivamente a scivolare verso levante, consentendo così un miglioramento sul nostro Paese. Tuttavia, nel contempo si avvertiranno gli effetti marginali dell’azione vorticosa fredda protesa dalla Scandinavia all’Europa Centrale, con aria umida che interesserà più da vicino le zone alpine. All’inizio della prossima settimana si attende una poderosa rimonta dell’alta pressione che trarrà spunto da un crescente apporto nord-africano, causa l’affondo depressionario sul Vicino Atlantico. La mappa ECMWF, riferita alla giornata di martedì 6, mette chiaramente in evidenza la risalita anticiclonica sul bacino centro-occidentale del Mediterraneo.