DEFAILLANCE DEL’ANTICICLONE – Abbiamo dovuto attendere il debutto d’agosto per vedere un vero e proprio impulso perturbato raggiungere l’Italia, dopo un mese di luglio dominato pressoché interamente da uno scudo anticiclonico quasi sempre di matrice sub-tropicale: ciò ha determinato l’eccezionale persistente ondata di calore (luglio 2015 più caldo anche del luglio 2003) ed anche l’assenza di perturbazioni, con le uniche precipitazioni degne di nota collegate all’instabilità termoconvettiva diurna. L’immagine satellitare odierna mostra chiaramente il sistema nuvoloso sul Mediterraneo, anche se decisamente indebolito rispetto all’intensità che aveva manifestato ieri tra la Spagna e la Francia, dove si sono scatenati episodi temporaleschi anche violenti con grandinate di grossa taglia.
ITALIA RAGGIUNTA DALLA PERTURBAZIONE – Potremmo quasi parlare di maltempo per descrivere l’attuale contesto instabile, dopo le lunghe settimane nelle quali l’anticiclone africano ha fatto da schiacciasassi. L’attuale intermezzo perturbato riguarda parte delle regioni centro-settentrionali e la Sardegna, con il peggioramento entrato nel vivo nelle ore pomeridiane. In particolare, come nelle attese, il sopraggiungere del sistema nuvoloso ha visto acuirsi i contrasti fra le infiltrazioni fresche atlantiche e l’aria molto più calda afro-mediterranea. Terreno di scontro sono state le regioni centrali, con un enorme cella temporalesca che ha preso vita sulla Toscana per poi estendersi verso parte dell’Emilia Romagna e delle Marche. Colpita anche Firenze da un autentico nubifragio, con bomba d’acqua e grandine.
CALDO AL SUD – L’anticiclone africano continua a garantire protezione sulle regioni meridionali e la Sicilia, dove l’alito rovente sub-tropicale si fa sentire pienamente. Le temperature si sono ancora spinte su valori elevati, fino a picchi di 37/38 gradi, tuttavia registrando dei cali rispetto alle 24 ore precedenti, in particolare sulla Sicilia.